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Foto di Ilaria Bionda
Lo sguardo si aguzza all’avvicinarsi del rombo degli aerei che, qualche secondo dopo, attraversano l’azzurro del cielo in formazione perfetta, portando con sé una lunga scia verde bianca e rossa, sopra agli occhi meravigliati della folla radunata ad attendere: è lo spettacolo delle Frecce Tricolori.
313° Gruppo Addestramento Acrobatico è il nome ufficiale della Pattuglia Acrobatica Nazionale italiana che, partendo dalla base di Rivolto in Friuli Venezia Giulia, solca i cieli dell’Italia – e non solo – dal 1961, quando lo Stato Maggiore dell’Aeronautica decise di creare il reparto dedicato all’acrobazia aerea, con piloti provenienti da tutti i reparti. Inizialmente i velivoli erano sei e presentavano l’emblema di un cavallino rampante sulla coda, da cui il nome Pony; gli attuali nove aerei in formazione, in aggiunta al solista, rendono questa pattuglia acrobatica la più numerosa al mondo, oltre che una delle maggiormente riconosciute dal punto di vista del prestigio, come dimostrano i numerosi premi e riconoscimenti ricevuti.
L’obiettivo primario delle Frecce è quello di accomunare tutti gli italiani nel sentimento di unità e appartenenza espresso dal tricolore. Un momento speciale legato a questo proposito è avvenuto nel 2020 segnato dalla pandemia: in 5 giorni la formazione ha percorso più di 1000 chilometri, abbracciando con il tricolore tutti i capoluoghi di regione. Inoltre, le Frecce portano alto l’onore della bandiera italiana nel mondo e tra i luoghi visitati si possono contare ben 49 Paesi in 4 continenti.
Se non si tratta di un semplice passaggio, i programmi acrobatici completi sono tre – alto, basso, piatto – e vengono eseguiti a seconda delle condizioni metereologiche e delle caratteristiche morfologiche dell’area. Nel 1991 è anche nato l’addestramento acrobatico sul mare, i cui riferimenti corrispondono a una pista virtuale, costruita grazie a gruppi di boe e imbarcazioni. Le figure sono 18 e, per il valore simbolico che possiedono, le variazioni sono state pochissime: da nominare l’inserimento della figura cuore nel 2006 – in onore della vittoria dell’Italia ai Campionati Mondiali di calcio – e di un’ulteriore figura nel 2015, il cui nome scintilla è stato scelto insieme al pubblico. Quando è possibile, le esibizioni si chiudono con un’emozionante tricolore di cinque chilometri, realizzato dalla formazione al completo sulle note finali del Nessun Dorma di Pavarotti.
È affascinante sapere quanto il personale delle Frecce sia numeroso. Oltre ai piloti, vi sono tantissimi altri soggetti che lavorano dietro le quinte per far sì che lo spettacolo avvenga in perfetta armonia e soprattutto in totale sicurezza: dai manutentori e tecnici, agli ufficiali per il coordinamento da terra, per arrivare sino agli addetti al materiale fotografico. Una grande squadra, quindi, che ci permette di alzare gli occhi al cielo con infinito stupore.
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martedì 31 Gennaio 2023