Questo sito utilizza cookie tecnici e, previa acquisizione del consenso, cookie analitici e di profilazione, di prima e di terza parte. La chiusura del banner comporta il permanere delle impostazioni e la continuazione della navigazione in assenza di cookie diversi da quelli tecnici. Il tuo consenso all’uso dei cookie diversi da quelli tecnici è opzionale e revocabile in ogni momento tramite la configurazione delle preferenze cookie. Per avere più informazioni su ciascun tipo di cookie che usiamo, puoi leggere la nostra Cookie Policy.
Cookie utilizzati
Segue l’elenco dei cookie utilizzati dal nostro sito web.
Cookie tecnici necessari
Sempre attivi
I cookie tecnici necessari non possono essere disattivati in quanto senza questi il sito web non sarebbe in grado di funzionare correttamente. Li usiamo per fornirti i nostri servizi e contribuiscono ad abilitare funzionalità di base quali, ad esempio, la navigazione sulle pagine, la lingua preferita o l’accesso alle aree protette del sito. Comprendono inoltre alcuni cookie analitici che servono a capire come gli utenti interagiscono con il sito raccogliendo informazioni statistiche in forma anonima.
Prima parte6
cm_cookie_cookie-wp
Verifica l'accettazione dei cookie.
PHPSESSID
Identifica la sessione dell’utente tramite un valore alfanumerico.
Quando nel 2010 si è trasferito da Melbourne a Trento Andrea Cima Serniotti aveva già alle spalle una laurea con lode in Scienze della Comunicazione e un bel bagaglio di esperienze professionali: due anni nella redazione web del sito del Comune di Torino, due in un’agenzia web a Dublino e 6 mesi in un’altra agenzia a Melbourne. Non è poco, a 25 anni, così come a quell’età non è poco decidere di creare da zero una propria azienda. Come chiamarla Andrea lo aveva ben chiaro – “Made in Cima”, giocando sul suo primo cognome. Un gioco di parole che ha portato bene.
Andrea, esattamente di cosa si occupa la tua agenzia?
«L’attività principale è la progettazione di siti web, dal design allo sviluppo, ma offriamo ai clienti anche la nostra consulenza nella gestione di strategie di comunicazione social. Abbiamo una sede a Trento e una a Torino e un team al momento composto da 7 persone. Dico “al momento” perché proprio ora stiamo cercando altre due figure da inserire in azienda».
Quali sono stati i fattori che hanno permesso a Made in Cima di affermarsi sul mercato?
«Nel settore del web c’è molta concorrenza: ci sono le altre agenzie, i singoli professionisti e le grandi piattaforme che offrono siti a prezzi stracciati. In questo panorama io ho deciso di puntare sulla qualità, offrendo un prodotto di gamma alta e di taglio “artigianale” con una forte attenzione all’usabilità. Un sito web Made in Cima è come un vestito su misura fatto dal sarto. Nella mia visione, se un’azienda, un operatore del settore turistico o una realtà di un certo livello vuole presentarsi con serietà sul web, non può che puntare alla qualità».
So che sei docente di Web Design alla Libera Accademia di Belle Arti LABA di Rovereto. Cosa consigli oggi a chi studia e vorrebbe lavorare nel tuo settore?
«I miei studenti, ma in generale i giovani di oggi, hanno il vantaggio di essere nativi digitali e avere già grande dimestichezza con gli strumenti tecnologici, ma devono saper mettere a frutto in modo professionale queste competenze. Quello che consiglio è senza dubbio di iniziare a lavorare già durante l’università. Studiare la teoria è la base, ma fare molta esperienza sul campo è fondamentale, in una agenzia web più o meno strutturata e possibilmente anche all’estero».
Tu hai fatto esperienza di lavoro sia in Irlanda che in Australia. Cosa ti sei portato via?
«Quegli anni sono stati fondamentali. Ho toccato con mano come funziona il mondo del lavoro, in particolare il settore del web, e capito che per tenersi al passo è importantissimo continuare a coltivare la curiosità e la voglia di imparare, sia sul piano del design grafico che dello sviluppo del codice. E soprattutto ho potenziato tutte quelle competenze trasversali, organizzative e relazionali, che servono se decidi di aprire un’azienda tua».
Non ti spaventava creare un’agenzia da zero in una città nuova?
«No, credo fosse più forte il desiderio di creare qualcosa di mio. Avendo già fatto il dipendente in diverse aziende sentivo il desiderio forte di poter lavorare secondo un mio stile, dando la mia impronta creativa ai progetti ma anche la mia impostazione nella gestione generale dei clienti e dell’azienda».
Twitter:
domenica 28 Maggio 2023