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Lea Ballerina, poco più di vent’anni. C’è anche lei tra i dieci finalisti della VI edizione di Strike, il bando che premia giovani under 35 che hanno inseguito e raggiunto un piccolo-grande sogno e che trovano un palco per raccontare la propria storia e ispirare positivamente i coetanei. Lea è una ragazza innamorata della danza, nonché una ballerina professionista che da qualche anno ha dato vita ad un progetto di divulgazione culturale incentrato sul mondo della danza.
In Lea, l’amore per questa disciplina nasce prestissimo. «Ho iniziato danza a 5 anni in una piccola scuola del mio paese, per poi proseguire presso un istituto più professionale, dove ho delineato concretamente il desiderio di diventare una ballerina». Decide quindi di proseguire gli studi all’Accademia Ballettschule Theater Basel, con sede a Basilea, dove dopo tre anni si diploma come ballerina professionista. Un sogno raggiunto, a cui seguono tante, tantissime audizioni presso compagnie di danza. Perseverante, Lea riesce finalmente ad entrare in una piccola compagnia: un momento sicuramente felice ma su cui presto si allungherà qualche ombra. «Ho capito che qualcosa non andava. Mi sentivo inadatta: circondata da rincorse assurde verso il fisico perfetto, che spesso causano gravi disturbi alimentari, e da una competitività estenuante e negativa, avvertivo chiaramente che quello non era il mio posto nel mondo, che qualcosa mancava». Lea reagisce attingendo alle sue risorse, soprattutto alla sua innata capacità di intrattenere e aiutare gli altri, e inizia un nuovo progetto, su misura per lei.
Nasce così l’idea di aprire il canale YouTube Semplifichiamo la danza insieme, dove si parla di danza, ma della danza secondo Lea. «Innanzitutto, con i miei video voglio aiutare i giovani ballerini a trovare il loro posto nel mondo. Inoltre parlo di cultura e di danza a 360 gradi, con l’obiettivo di comunicare un’arte meno elitaria e per far trasparire la sua bellezza e la sua purezza, troppo spesso macchiate dalla ricerca del fisico assoluto, nonché da troppa competitività e poca inclusività». Un progetto per aiutare gli altri, quindi, ma anche per continuare a crescere in prima persona. «Semplifichiamo la danza insieme mi consente di sostenere i giovani ballerini – spiega infatti Lea – ma allo stesso tempo mi dà la possibilità di continuare a crescere personalmente, da un punto di vista culturale e artistico». Continua infatti a studiare sia come insegnate di danza, seguendo corsi di formazione, sia attraverso ricerche in merito alla cultura della danza. Per avere una formazione completa, si è anche laureata in un indirizzo di Lettere e Filosofia che riguarda l’arte, il cinema e lo spettacolo.
«La mia storia – conclude – credo possa essere di ispirazione ai giovani ballerini e ai giovani in generale perché da un momento di sconforto in cui non riuscivo a capire quale fosse il mio posto del mondo, invece che arrendermi o voltare le spalle a una passione così grande che mi aveva dato così tanto ho deciso di crearmelo da sola il mio posto nel mondo, con tanto studio, tante ricerche e tanta costanza. Tutto queto, per aiutare i più giovani».
“Strike” è promosso da Agenzia per la Coesione Sociale della Provincia Autonoma di Trento e Fondazione Franco Demarchi e realizzato con la collaborazione di Cooperativa Mercurio, Cooperativa Smart e Fondazione Antonio Megalizzi, con il supporto di Gruppo ITAS Assicurazioni (main sponsor), LDV20 – Sparkasse, Vector, Favini e con la partecipazione di Loison. Tutti i video degli Striker sono disponibili sul sito www.strikestories.com.
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lunedì 5 Giugno 2023