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A chi non piace viaggiare? Mi fa sempre sorridere leggere nelle descrizioni di qualcuno, sui social, sui siti d’incontri o nei curriculum che quello che a loro piace fare è “viaggiare”. Beh! Dico io! Ma sarebbe come scrivere mi piace la vita e odio la morte, mi piace guardare la bellezza, che siano panorami mozzafiato o le gambe di Naomi Campbell. La vera domanda è: ma quali viaggi vi piacciono? Zaino in spalla, oppure Hotel, spiaggia, oppure montagna? Si può viaggiare dentro un libro o con i treni, con un camper, da soli o in compagnia. Perché utilizzare una frase così generica e scontata come “mi piace viaggiare”? Siate più specifici! Date i dettagli per filo e per segno di ciò che vi piace fare. E per dare il buon esempio, descrivo nello specifico tre luoghi del Trentino che amo, in modo che possiate trovarli e goderne anche voi e che, alla prossima descrizione, possiate accontentare anche voi i curiosi come me, quelli che per non annoiarsi mai prendono la vita un dettaglio alla volta.
Il Trentino non è forse una meta tropicale di cui vantarsi, non è il viaggio che tutti sognano, ma offre dei piccoli spicchi di paradiso, alla portata di chiunque. E per chi ci vive, sono posti a pochi chilometri da casa.
A me piace che tutto sia esattamente così: specifico, raggiungibile e concreto.
Altopiano di Vezzena. Il mio mare verde e fiorito. Vi faccio nuotare tutti i miei pensieri, li metto a mollo in questa distesa sconfinata e mi sembrano più piccoli, spinti qua e là dal fresco venticello nell’erba dei prati della piana. È un posto che mi ricorda quanto sia potente la natura e quanto sia appagante poterla vedere in libertà, senza che sia relegata in pochi angoli predisposti per lei nelle città. D’estate è l’ideale perché ci si può rinfrescare dal caldo torrido della valle. In inverno, perché no, è una distesa bianca di neve fresca, con il tipico silenzio della montagna che nulla ha a che vedere con altri generi di silenzi. La pace e la tranquillità che questo paesaggio regala è incomparabile. Ho fatto più volte la passeggiata che porta fino al Pizzo di Levico. Non si può dire che sia adatta a tutti, perché si tratta di più di un’ora e mezza di cammino in salita, ma la vista che si scorge da lassù è spettacolare e ripaga tutta la fatica.
Sentiero nella roccia, Val di Non. È il sentiero che porta al Santuario di San Romedio. I credenti non hanno bisogno di essere convinti, ci vanno per fede. Ma per chi non è così e vuole sapere il perché, dico che è un’avventura. Per grandi e piccoli. Partendo dal Museo Retico di Sanzeno, si arriva all’Eremo di San Romedio camminando per poco meno di tre chilometri su questo sentiero ad altezza vertiginosa, che costeggia le rocce, costringendo anche ad abbassare la testa, visto che tutto il percorso è scavato appunto nella roccia. Sotto di noi c’è solamente il vuoto. E la consapevolezza che ogni nostro passo è una scelta tra questo vuoto e quello che c’è oltre.
Ponte tibetano Val di Rabbi
Adrenalina pura. Ma anche natura. Sfida. Emozioni forti. Il ponte tibetano è sospeso nel vuoto a 1.366 m s.l.m., sopra le cascate del Rio Ragaiolo. Si cammina per più di 100 metri sospesi nel vuoto ad un’altezza che raggiunge circa 60 metri, da dove si può ammirare uno spettacolo naturale davvero unico. Emozioni e brividi per tutti, a pochi chilometri da casa.
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mercoledì 6 Dicembre 2023