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Domani (26 giugno) prenderà il via per la 108esima volta la Grande Boucle, cioè il Tour de France, il Grande Giro più famoso e rinomato al mondo (quantomeno in termini di interessi economici che ruotano attorno alla corsa). 21 tappe (due delle quali a cronometro), da Brest a Parigi, che incoroneranno un solo ciclista. Come avevamo fatto in occasione del Giro d’Italia, vediamo quali sono alcuni spunti interessanti che le tre settimane ciclistiche in terra francese potrebbero offrire.
Un parterre da favola. Ci sono praticamente tutti: Pogačar, Roglič, Thomas, Carapaz, Alaphilippe, Van Aert, Nibali, Van der Poel, Froome, Fuglsang, Hirschi, Formolo, Van Avermaet, Chaves, Porte, Geoghegan Hart, Asgreen, Uran, Ewan, Cavendish, Greipel, Quintana, Lopez, Valverde, Sagan. La crema del ciclismo mondiale sarà sostanzialmente alla partenza di questo Tour de France.
Sete di vittoria, fame di vendetta. Lo scorso Tour de France si è concluso in maniera drammatica, con l’impronosticabile sorpasso in extremis di Pogačar ai danni di Roglič, quando ormai i giochi sembravano fatti. Aver perso l’intero vantaggio accumulato in classifica generale nella sola cronometro finale non è andato giù facilmente a Roglič, che medita vendetta. Dall’altra parte, al conterraneo Pogačar non dispiacerebbe ripetere lo “scherzo” anche quest’anno. I due sembrano in uno stato di forma clamoroso. Saranno fuochi d’artificio.
INEOS. Se Pogačar e Roglič (con UAE Team Emirates e Jumbo-Visma) sono i corridori (e le squadre) da battere, non bisogna fare l’errore di sottovalutare la INEOS Grenadiers, che si presenta al Tour con la volontà di guastare i piani ai due corridori sloveni. Potenzialmente, sono quattro i corridori della squadra britannica che potrebbero ambire alla vittoria finale: Richie Porte, Geraint Thomas, Tao Geoghegan Hart e Richard Carapaz. A questi si aggiungono gregari di lusso come Kwiatkowski e Castroviejo. Il livello della squadra non è mai stato così alto.
Il trio delle meraviglie. Eh sì, il Tour de France 2021 sarà anche l’occasione per rivedere lo scontro dei tre cacciatori di tappe per eccellenza: Alaphilippe, Van Aert e Van der Poel. Il primo – beniamino di casa – cercherà anche quest’anno di indossare almeno per qualche giorno la maglia gialla. Chi potrebbe rovinare la festa al francese potrebbero proprio essere Van Aert e Van der Poel. Il primo dovrà anche faticare al servizio del proprio capitano Roglič, mentre il secondo avrà carta bianca. Anche in questo caso, lo spettacolo è assicurato.
E l’Italia? Ci saranno anche alcuni ciclisti italiani al Tour de France di quest’anno. È improbabile che possano concorrere per la classifica generale, mentre è possibile che arrivi qualche vittoria di tappa. Grazie a Vincenzo Nibali, per esempio, che parte con la speranza di riscattare un Giro d’Italia corso sottotono e di strappare una convocazione da titolare alle Olimpiadi. Discorso simile vale anche per Davide Formolo: entrambi i ciclisti cercheranno di giocare le proprie carte attraverso qualche fuga da lontano. Sgomiterà invece al fianco dei velocisti Sonny Colbrelli, fresco di vittoria al campionato italiano su strada. Il corridore lombardo ha dimostrato di avere una condizione eccellente: chissà che non riesca a vincere qualche volata.
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giovedì 7 Dicembre 2023