Yoseikan Budo: “La casa che insegna con rettitudine la Via del Guerriero”
Nicola Gubert pratica le arti marziali ed in particolare lo Yoseikan Budo da 29 anni: all’inizio della prossima stagione che si aprirà a settembre festeggerà le tre decadi di pratica ininterrotta di questa arte. Ha praticato per molti anni a livello agonistico conquistando più volte il titolo di campione italiano nella sua categoria di peso. Nello Yoseikan Budo ha raggiunto il grado di cintura nera 2° dan e si sta preparando per ottenere il 3°dan; da alcuni anni insegna presso la palestra Star Club con l’associazione Yoseikan Budo Fighting Club Trento di cui è vice-presidente e che prosegue la tradizione iniziata dal maestro Giuliano Boschetti. Ha sempre praticato più arti marziali, spinto dalla voglia di conoscere altre realtà toccando varie discipline tra cui il Ju Jitsu, il Quan ki do, il Karate, la capoeira e la kick-boxing. A quest’ultima si è appassionato maggiormente ottenendo la cintura nera 1° dan e la qualifica di allenatore. Attualmente ha attivo un corso per adulti presso la palestra Star Club di Trento.
In cosa consiste questa arte marziale?
Lo Yoseikan Budo nasce come arte marziale di stampo moderno, ma trae le sue radici e ispirazione dalle maggiori arti marziali tradizionali asiatiche grazie al maestro Mochizuki. In quest’ottica si può trovare l’influenza di arti marziali come il Judo, l’Aikido o il Karate, affiancate a uno stile moderno e molto più dinamico che richiama stili come il Jeet kune do di Bruce Lee o la kick boxing moderna. Questa particolare combinazione di tradizione e dinamicità moderna rende quest’ arte marziale pressoché unica nel suo genere e permette di avere una formazione particolarmente efficace e versatile nel combattimento moderno, pur mantenendo una forte componente filosofica e di introspezione, tipica delle discipline tradizionali orientali. Caratteristica particolarmente interessante è la sua peculiare vastità di tecniche che spaziano dal combattimento sulla corta distanza come potrebbe essere la Boxe o il Karate, al combattimento corpo a corpo come il Judo o l’Aikido, dalla lotta a terra come nel Brasilian Ju-Jitsu fino ad arrivare al combattimento con armi, sia da taglio che da impatto come nel Kendo o nel Ken Jitsu. Si imparano ad usare armi come la katana (la famosa spada giapponese), il Bō (bastone lungo), il nunchaku e molte altre armi dell’estremo oriente, arrivando fino al tiro con l’arco a cavallo per i livelli più esperti.
Come si differenzia dalle altre?
Ciò che contraddistingue, e che da quasi trent’anni tuttora mi appassiona, di quest’arte marziale è la sua estrema versatilità: è assai difficile sentire di aver completato l’apprendimento poiché, sebbene si possa aver approfondito un singolo ambito specifico (ad esempio le proiezioni del Judo o i pugni della Boxe), nella sua vastità ce ne sarà sempre un altro pronto a rapirti nuovamente con il fascino di un’arte che, pur in chiave moderna, mantiene un forte legame con il mondo tradizionale.
Cosa vorresti consigliare a chi desidera approcciarsi a questa disciplina?
Solo una cosa: non abbiate timore. La prima regola dello Yoseikan Budo è il rispetto del corpo proprio e del proprio avversario. Questo si traduce inevitabilmente nella ricerca di movimenti naturali, armoniosi, evitando il più possibile gli impatti pericolosi e gli sforzi eccessivi che possono compromettere il corpo; ciò rende lo Yoseikan Budo un’arte adatta tanto ai giovanissimi quanto a persone adulte di qualsiasi età. Tutto ciò che serve è una tuta da ginnastica e la voglia di imparare a conoscere una realtà poco conosciuta che però ha il potenziale di cambiare radicalmente il modo di vedere le cose. Dinamismo, armonia, introspezione, disciplina e rispetto per sé stessi e gli altri sono i princìpi che dominano quest’arte marziale, tutto ciò che serve per perseguire con rettitudine la “Via del Guerriero”.
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venerdì 7 Febbraio 2025