Ha da poco preso il via la manifestazione “2022 Imagine a New Year” – organizzata dal Coro Polifonico Emerald – quest’anno incentrata sul Cantico Espiritual della compositrice trentina Cecilia Vettorazzi. Il primo appuntamento si è tenuto venerdì 1 aprile nella sala della Fondazione Caritro, a Trento, dove la M° Vettorazzi ha spiegato il brano, focalizzandosi in particolare sulla forte interazione col testo che ha voluto creare. La composizione è basata sull’omonimo poema di San Giovanni della Croce che racconta la storia d’amore fra due personaggi che chiama Sposo e Sposa, la cui identità verrà svelata solamente alla fine. Il testo è nato durante il periodo di prigionia dell’autore quando, dal buio della sua piccola cella nel convento dei Carmelitani Scalzi di Toledo, ha sentito dei ragazzi cantare allegramente una canzone d’amore. Leggenda vuole infatti che, non appena fu liberato, la prima cosa che chiese fu un pezzo di carta e una matita per annotare i versi che già da tempo dominavano la sua mente. Ispirandosi a questo aneddoto, la compositrice ha raccontato di aver composto un breve prologo sulle parole “Muerome de amores, carillo, que harè? – Que te mueras, alahè!”, un breve testo tratto dalla tradizione popolare spagnola. Dopo questo allegro e brillante incipit, ha inizio il brano vero e proprio diviso in dodici quadri, che vede come protagonista il soprano solo, accompagnato dal coro e da un piccolo ensamble strumentale formato da due violini, un violoncello e l’organo. Le parti della sposa sono state affidate alla solista e talvolta al coro, mentre lo sposo viene vocalmente impersonato dalle voci maschili, che la compositrice ha voluto dividere in tre per richiamare la Trinità. Non mancano i richiami alla natura, affidati agli strumenti mediante onomatopee sonore quali ad esempio il cinguettio degli uccellini, proposto dall’organo alla fine del XI quadro. Molto importante è la parte affidata al violoncello, che ha lo scopo di esprimere gli stati d’animo e le emozioni che i protagonisti vivono durante lo svolgersi della narrazione. Prima di concludere la spiegazione sul brano, la M° Vettorazzi ha voluto sottolineare e ribadire la ricerca che ha condotto nel rivestire di musica le parole, scegliendo linee melodiche e armonie in grado di illuminarle e potenziarle.