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È tempo di bilanci e non si può dire che il 2014 ci abbia lasciati proprio a mani vuote. Perlomeno non in termini di letture. Allora vediamo chi o cosa merita di stare nella top ten dell’anno, a prescindere dal genere letterario di appartenenza, dal successo ricevuto o dai premi vinti.
Il podio va a Il cardellino di Donna Tartt (Rizzoli), opera terza della scrittrice americana (che per scelta scrive un libro ogni dieci anni). A seguire Ci rivediamo lassù (Mondadori), di Pierre Lemaitre, storia ambientata dopo la Grande Guerra, che in Francia si conquista il prestigioso Premio Goncourt, e Cartongesso, del veneto Francesco Maino, che con un lungo monologo di invettiva contro il nostro Paese, si prende l’altrettanto prestigioso Premio Calvino.
Notevole il distacco degli inseguitori: lo scrittore Giorgio Falco è quarto con il pluripremiato La gemella H, un’opera che restituisce alla letteratura il suo ruolo di svelamento di un’intera epoca, nella quale siamo ancora immersi; mentre quinto è Giorgio Fontana (classe 1981), che a un’età come la sua è stato capace di scrivere Morte di un uomo felice (Sellerio), apprezzato ovunque per la lucidità con cui racconta il periodo del terrorismo italiano attraverso gli occhi del suo protagonista, il magistrato Colnaghi; Michele Mari invece è sesto per un pelo, con il suo romanzo d’avventura Roderick Duddle (Einaudi). Sembra scritto da Dickens, ma… ma niente.
Dall’altra parte del mondo arriva Storia di una ladra di libri (Frassinelli), dell’australiano Markus Zusak; da mesi in testa alle classifiche, grazie anche alla ben riuscita trasposizione cinematografica. A questo punto, nel bel mezzo del cammin di questa rubrica, come non dedicare un pensiero commosso a Mark Strand, illustre poeta scomparso qualche mese fa, spesso in odore di Nobel. Grandezza, la sua, confermata anche nell’ultima raccolta Quasi invisibile, pubblicata nella collana Lo specchio (Mondadori).
Infine, due titoli: A pesca nelle pozze più profonde (Minimum Fax), saggio sull’arte del racconto, del giovane e talentuoso Paolo Cognetti e il Meridiano Mondadori dedicato a Paul Valéry. Su quest’ultimo, davvero non ho niente da aggiungere. Basta il nome.
N.B. Questo è un autentico gioco. Ci sono un sacco di bei libri che non ho menzionato. Ad esempio, le Lettere di John Fante o il recente volume Poeti Americani che ci ha regalato Bompiani. Ma l’importante, si sa, è leggere. Per le classifiche, a ognuno la sua. Che dire… Auguri (di Buone letture) a tutti.
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mercoledì 6 Dicembre 2023