Chiudi

Un'esperienza su misura

Questo sito utilizza cookie tecnici e, previa acquisizione del consenso, cookie analitici e di profilazione, di prima e di terza parte. La chiusura del banner comporta il permanere delle impostazioni e la continuazione della navigazione in assenza di cookie diversi da quelli tecnici. Il tuo consenso all’uso dei cookie diversi da quelli tecnici è opzionale e revocabile in ogni momento tramite la configurazione delle preferenze cookie. Per avere più informazioni su ciascun tipo di cookie che usiamo, puoi leggere la nostra Cookie Policy.

Cookie utilizzati

Segue l’elenco dei cookie utilizzati dal nostro sito web.

Cookie tecnici necessari

I cookie tecnici necessari non possono essere disattivati in quanto senza questi il sito web non sarebbe in grado di funzionare correttamente. Li usiamo per fornirti i nostri servizi e contribuiscono ad abilitare funzionalità di base quali, ad esempio, la navigazione sulle pagine, la lingua preferita o l’accesso alle aree protette del sito. Comprendono inoltre alcuni cookie analitici che servono a capire come gli utenti interagiscono con il sito raccogliendo informazioni statistiche in forma anonima.

Prima parte6

cm_cookie_cookie-wp

PHPSESSID

wordpress_test_cookie

wordpress_logged_in_

wordpress_sec_

wp-wpml_current_language

YouTube1

CONSENT

Scopri di più su questo fornitore

Google3

_gat_

_gid

_ga

Scopri di più su questo fornitore

In equilibrio sopra un filo di riso

terrazze

Parti, non hai una destinazione precisa con un nome e una via, ma una direzione sì. Muovi il primo passo verso Sud e magari è a Est che vuoi andare. Dove vai? Da qualche parte, tu lo sai.
Non sapevo che anche i luoghi potessero parlare. Non conoscevo molto di quel lembo di terra, solo che si trovava in Cina. Erano anni che volevo risvegliarmi fra le terrazze di riso per guardare il cielo specchiarsi nell’acqua che abitualmente raccolgono. Ho lasciato che il tragitto prendesse forma sulle circostanze che avrei quotidianamente incontrato. Ho adottato una filosofia un po’ alla cinese: avevo un obiettivo ma non così rigido da rendermi cieca davanti alle potenzialità dei cambiamenti sul cammino verso lo stesso. Essere più inclini al mutamento dunque, diversamente dal “pensiero occidentale”: cambiare!
Dopo cento giorni e dieci mila chilometri alle spalle, mi trovai a camminare sui cigli di enormi terrazze placidamente stese sopra i mille e duecento metri sul livello del mare. Era un martedì di ottobre e la nebbia era così fitta arrivando all’ostello di bambù non se ne distingueva nemmeno l’ingresso.
A sole ritrovato, i miei piedi si muovevano in equilibrio sui bordi fangosi che dividevano una terrazza dalle altre; dietro, le mie ombre si dileguavano come scritte su sabbia bagnata. Quel giorno un pacchetto di fazzoletti di carta era la mia agenda che adesso apro e rileggo come se fosse ieri: «ho raggiunto il luogo che da anni sognavo. Un po’ per averlo visto in belle fotografie, un po’ per la storia che esso racconta. Terrazze di terra s’innalzano per metri e metri fino a raggiungere i mille. Gonfie d’acqua le prime ostacolano la vista delle seconde. Allora ti addentri per guardare, segui i contadini infangati, li perdi e sei sola in mezzo ad un nulla che non sai. Un po’ di nebbia corre veloce sopra la tua testa, allora aspetti. Ti siedi, lo sguardo al cielo. Quanto corrono veloci quelle nuvole basse di fina pioggia! Arrivano dalla montagna alle tue spalle, ogni goccia sembra fare a gara per arrivare a valle. In pochi secondi trasformano il colore del cielo e della terra, in un battito di ali scompaiono lasciando vuoto lo spazio fra te e l’infinito blu. Adesso si può continuare ad ammirare la terra. Ti alzi, allarghi le braccia e mandi gli occhi al cielo. Spedisci la tua anima lassù e ti guardi dall’alto, osservi bene dove sei e inizi a camminare. Segui le serpentine che delimitano le risaie, mantieni le braccia allargate per non rischiare di cadere, o per far finta di volare. Sfinita ti fermi, ad occhi chiusi contempli la meraviglia che tanto sognavi, per poi riaprirli ed essere investita dal calore del soffio vitale che ti ha condotto fin lì; è così vivo e forte che le lacrime si arrendono a tanta felicità. Piangi e ridi al medesimo tempo, sei luna e sole, sei pianto e gioia. Sei tutto, in uno solo».

terrazza bn

Leggi anche:
Mondi di riso, battito di ciglia

Viaggi
Lascia un commento

I commenti sono moderati. Vi chiediamo cortesemente di non postare link pubblicitari e di non fare alcun tipo di spam.

Invia commento

Twitter:

  • Il #Moltiplicazionifestival 2022 ha avuto tra i suoi protagonisti i green content creator Alice P ...
  • Nel corso del #Moltiplicazionifestival è stato proiettato il documentario “PrimAscesa – la m ...
  • Tra gli eventi di apertura del Moltiplicazioni 2022, si è tenuto un dialogo d’ispirazione ince ...
  • Vi raccontiamo in quest'approfondimento l'incontro "Siamo Ovunque. Dialoghi ed esplorazioni sul m ...
  • La nostra redazione, lo scorso fine settimana, ha seguito il #moltiplicazionifestival di Rovereto ...
  • Puntuale come ogni anno, prima della fine dell’estate, anche nel 2022 è tornato Poplar Festiva ...

venerdì 9 Giugno 2023