Quale Unione Europea ci aspetta? Che cosa fare per migliorarla? Ed è davvero una “crisi esistenziale” quella che sta attraversando l’Ue?
Si è aperto lunedì pomeriggio il ciclo di webinar “Visioni d’Europa 2020” promosso dalla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi e dall’ufficio Politiche giovanili del Comune di Trento. Nel primo di questi sei appuntamenti, Vincent Della Sala, professore ordinario di scienze politiche all’Università di Trento e direttore del Centro Europeo d’Eccellenza Jean Monnet, ha parlato di “nascita, funzionamento, crisi e prospettive future” dell’Unione.
«Questo ciclo di incontri che inauguriamo – ha sottolineato, in apertura, il direttore della Fondazione Marco Odorizzi – si deve all’impegno di alcuni ragazzi che hanno deciso di far conoscere l’Europa. Si è parlato molto di Europa, in questi mesi, spesso facendo fatica a creare un’opinione pubblica consapevole di che cosa rappresenti e possa rappresentare. Il ciclo nasce proprio dalla volontà di armare il dibattito pubblico di argomentazioni serie».
All’iniziativa “Visioni d’Europa” prendono parte circa venticinque giovani studenti coordinati dal referente del progetto Jacopo Nicolodi e l’incontro di apertura è stato moderato proprio da tre di loro: Jacopo Bulgarini, Elisa De Siati e Alessia Tamanini.
«Siamo stati particolarmente felici di poter collaborare – ha dichiarato Daniela Divan per l’ufficio Politiche giovanili del Comune di Trento – e ringrazio i ragazzi che partecipano a questo percorso che si sarebbe dovuto concludere con un viaggio a Strasburgo, annullato per i motivi legati all’emergenza sanitaria. Quando abbiamo proposto qualcosa di diverso, abbiamo trovato in questi ragazzi la voglia di mettersi in gioco e di costruire qualcosa di utile per loro e per gli altri».
Nel corso dell’intervento, articolato in cinque parti, sulla crisi esistenziale – «o meglio ontologica», come ha precisato il relatore – dell’Unione Europea, Della Sala ha definito un “lavoro eroico” quello di «portare avanti non soltanto la memoria ma anche il messaggio di De Gasperi e aprire un dialogo sull’Europa».
In primo luogo ci si è chiesti cos’è e come si definisce l’Unione Europea. «Dopo la seconda guerra mondiale – ha spiegato Della Sala – c’era un forte consenso attorno all’idea che soltanto un’unione poteva avere la forza di incidere sulla politica internazionale, oltre a garantire la pace». Il relatore ha quindi presentato le altre concezioni di UE: un mercato unico con quattro libertà (movimento di persone, beni, capitali e servizi); una potenza normativa; un’entità creata sulla solidarietà e non sugli interessi nazionali; una serie di regole e istituzioni comuni. «L’Unione europea – ha commentato – può sopravvivere senza l’euro, ma non senza il mercato unico e le quattro libertà».
È seguita poi un’analisi delle diverse crisi che hanno attraversato l’Unione Europea, come quella economico-finanziaria del 2008 e la Brexit, che ha introdotto una riflessione sui possibili sviluppi dell’Unione, costruita riprendendo l’impianto del rapporto Juncker sul futuro dell’Unione Europea in cui l’allora presidente della Commissione presentava cinque scenari, partendo proprio dalla premessa che l’UE attraversava una forte crisi esistenziale. «Per il futuro – ha concluso Della Sala – serve una… visione d’Europa. È questa la crisi: non c’è un’idea di Europa che tutti immaginiamo e condividiamo».
Il prossimo appuntamento del ciclo di webinar, in programma giovedì 17 settembre alle ore 17, sarà dedicato al tema “Cambiamenti climatici: impatti e scenari futuri. Il ruolo dell’Ue”. La lezione sarà tenuta da Roberto Barbiero, esperto di climatologia e meteorologia e coordinatore delle attività sui cambiamenti climatici per l’Agenzia provinciale di protezione dell’ambiente (Appa).
Nicola Pasuch
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mercoledì 11 Settembre 2024