Pattini in pista, medaglia d’oro al collo

Un anno fa avevamo lasciato Annalisa Carlini e la squadra trentina di pattinaggio sincronizzato Ice On Fire con i Pattini in spalla a causa pandemia. Ora le ritroviamo sul ghiaccio e con una soddisfazione in più appesa al collo.

Com’è stato poter finalmente tornare in pista?

Liberatorio: abbiamo ricominciato a pattinare a giugno 2020 e a gareggiare da settembre. Per fortuna eravamo in forma grazie agli esercizi eseguiti da casa. Durante la stagione abbiamo subito qualche interruzione dovuta a quarantene e infortuni ma non ci siamo mai arrese.

Come si sono svolte le competizioni?

Non potevano esserci né il pubblico né la giuria, per cui si svolgeva tutto a distanza: le squadre dovevano comunicare data e ora della performance, riprendersi e inviare il filmato. È stata un po’ una lama a doppio taglio: il video poteva sia mitigare che accentuare gli errori, soprattutto grazie alla moviola. Poi sono ricominciate le gare in presenza. Abbiamo sostenuto due tappe di Gran Premio, una a Trento e una ad Aosta, dove abbiamo vinto. Le gare di sincronizzato si svolgono con due programmi, il corto e il lungo, ognuno dei quali presenta degli elementi tecnici obbligatori con diversi livelli di difficoltà. Quest’anno il nostro programma corto si basava sul tema “Una donna può tutto” ispirata alla storia delle aviatrici russe che combatterono durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel programma lungo invece abbiamo riadattato il testo di una canzone francese inserendo le nostre voci che narrano la leggenda giapponese del filo rosso del destino. L’11 aprile abbiamo così disputato a Trento la finale dei Campionati Italiani Assoluti.

E qui avete brillantemente portato a casa la vittoria dopo più di 25 anni che se la aggiudicava la squadra milanese Hot Shivers!

In questi anni le nostre avversarie hanno raggiunto grandi traguardi per l’Italia, non da ultima la possibilità di portare due squadre nazionali ai mondiali di pattinaggio sincronizzato. Vincere è stata una felicità immensa e una bellissima sorpresa perché nessuna di noi se l’aspettava. Facciamo ancora fatica a realizzare di esserci riuscite. Tanto più che la nostra preparazione è stata molto sofferta. Se devo trovare un lato positivo alla situazione Covid, è che ci ha insegnato ad adattarci velocemente ai cambiamenti. La settimana prima della finale eravamo molto agitate e abbiamo pattinato così male che la notte precedente la gara la nostra allenatrice non ha chiuso occhio per la preoccupazione. Dopo il corto eravamo seconde dietro le Hot Shivers, ma poi abbiamo disputato il lungo. Siamo scese in pista per prime e appena i pattini hanno toccato il ghiaccio, è stato come se esistessimo solo noi e lui. Il nostro essere un tutt’uno come squadra, le nostre lame che scivolavano leggere e i nostri cuori che battevano all’unisono al ritmo del tintinnio delle medaglie d’oro che attendevano solo noi.

Sport
Lascia un commento

I commenti sono moderati. Vi chiediamo cortesemente di non postare link pubblicitari e di non fare alcun tipo di spam.

Invia commento

Twitter:

sabato 27 Luglio 2024