Il focus su Verona-Bari: il pagellone
Per la nostra sezione Sport, vi proponiamo il Pagellone di Hellas Verona-Bari che abbiamo raccontato nel nostro consueto focus settimanale.
HELLAS VERONA:
Montipò 5: Non ha colpe effettive sui gol presi, dove può mette i guantoni ma non è giornata e quattro reti incassate sono effettivamente troppe.
Faraoni 4: Espulsione incomprensibile: paga forse il nervosismo di una gara “storta” in tutti i sensi. Urge ritrovare serenità mentale.
Lazovic 5,5: Tra i più attivi nella prima frazione di gioco, si spegne con il passare del tempo.
Henry 5,5: Lotta su ogni pallone e l’intesa con Lasagna è buona; potrebbe riaprire la gara nella ripresa ma centra un clamoroso palo.
Lasagna 6: Sembra essere l’unico a trarre giovamento dal nuovo modulo: segna ed è sempre nel centro delle, poche, azioni offensive gialloblù.
Ilic 5: Le qualità si vedono e non è una novità, non riesce mai però ad entrare in partita e a dettare i tempi di gioco.
Ceccherini SV: Si infortuna dopo 25′ e da lì in poi è notte fonda: elemento imprescindibile per il reparto arretrato.
Magnani SV
Honglà 4,5: Paga la svolta tattica di Cioffi e non riesce mai ad essere incisivo sulla gara: tanta fisicità ma il suo contributo si esaurisce li. Mezzo punto in meno per il fallo da rigore.
Gunter 4,5: Che non è giornata lo si capisce sin da subito e Cheddira ne approfitta quasi sempre, mandandolo spesso “fuori giri”: da un leader come lui ci si aspetta qualcosa in più.
Davidowic 6-: L’unico del reparto che si salva: sempre attento, pochissime sbavature a livello tattico in difesa e, quando può, prova a dare il suo contributo in avanti. Una rondine, però, non fa primavera.
Tameze 5: L’ombra dello splendido giocatore ammirato nelle scorse stagioni: corre ma spesso a vuoto. Soffre, anche lui, un cambio di modulo che richiede tempo di assimilazione.
Amione 5,5: Subentra a Magnani nella ripresa e fa quel che può. Non sposta, di certo, gli equilibri della gara nè dietro, nè davanti.
Barak 5: Anche lui subentra nella ripresa ma si vede che non è al 100%: prova un paio di guizzi, scontrandosi sempre contro il muro avversario.
Djuric 5: Entra a gara compromessa e fa quel che può, ma non riesce ad incidere.
Piccoli 5,5: Una buona mezzora per l’attaccante, che lascia intravvedere le sue qualità pur non riuscendo mai a rendersi pericoloso.
Cioffi 5: L’esordio è di quelli da incubo: spetta a lui adesso “abbassare la testa”, lavorare e trovare la quadratura del cerchio per una squadra che, a sette giorni dall’inizio della stagione, appare ancora un cantiere aperto.
Leggi le dichiarazioni dei protagonisti.
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martedì 21 Gennaio 2025