Coppa Italia, 32esimi di finale: il Bari travolge l’Hellas al Bentegodi

Si alza il sipario sulla stagione sportiva 2022/2023 e, come di consueto, torniamo a proporvi, naturalmente in tremila battute, il focus relativo alla gara scelta dalla nostra redazione. Ci troviamo allo Stadio Marcantonio Bentegodi di Verona per Verona-Bari, match valido per i 32esimi di finale della Coppa Italia Frecciarossa.

Gli scaligeri, guidati da mister Gabriele Cioffi, all’esordio stagionale davanti al pubblico amico, scendono in campo con Montipò tra i pali, linea difensiva a tre con Dawidowicz, Günter, Ceccherini; Faraoni, Tameze, Hongla, Ilic, Lazovic in mediana a supporto del duo offensivo composto da Henry e Lasagna. Per il bari risponde mister Mignani che schiera Caprile tra i pali; Pucino, Di Cesare, Terranova, Ricci a guardare le spalle al trio di centrocampo composta da Benedetti, Maita e Folorunsho; in attacco Botta alle spalle di Cangiano e Cheddira.

L’inizio di gara è frizzante con i padroni di casa che si rendono subito pericolosi con una conclusione di Lasagna, troppo debole per impensierire il portiere ospite. I primi dieci minuti di gara sono principalmente a tinte gialloblù, con il Bari che si schiaccia per provare a ripartire. La superiorità tecnica e territoriale si concretizza al 16′ grazie al gol di Lasagna: tap-in vincente dopo una respinta imprecisa della difesa su cross di Lazovic e Verona in vantaggio. La gara sembra mettersi in discesa per gli scaligeri, ma da qui in poi è invece il Bari a prendere terreno prima con una conclusione, poco a lato, di Botta e poi con un’azione corale che Cheddira non finalizza al meglio. Nei gialloblù s’infortuna Ceccherini, che lascia il posto sulla sinistra a Magnani, e i problemi difensivi non tardano ad arrivare: al 30′ infatti il Bari trova il pareggio con Folorunsho che insacca su respinta di Montipò. Tre minuti  più tardi sono gli ospiti a sfiorare il raddoppio con un diagonale di Ricci su cui Montipò è bravo a respingere. Raddoppio che arriva, puntuale, in chiusura di tempo: Cheddira porta letteralmente a spasso mezza difesa e insacca chirurgicamente.

Nella ripresa Cioffi corre ai ripari sostituendo – dopo appena 20′ dal suo ingresso in campo – Magnani con Amione, nella speranza di ridare equilibri ad una difesa apparsa, sin qui, fin troppo ballerina. Quando gli scaligeri sembrano aver finalmente trovato la quadra per risalire la china – è Faraoni a suonare la carica con un gran tiro respinto da un miracolo di Caprile – arriva la doccia fredda: dopo un sanguinoso pallone perso da Gunter, Hongla stende Maida in area e l’arbitro fischia il rigore, cinicamente realizzato da Cheddira.

Che non sia giornata per i padroni di casa lo si capisce anche dagli episodi che, al netto di una prestazione non all’altezza, non girano mai nel verso giusto: al 55′ Henry potrebbe riaprire la gara con una splendida girata dal limite ma il pallone si stampa sul palo. Da qui in poi piove sul bagnato, con l’Hellas che rimane in dieci: è Faraoni, dopo un doppio fallo, ad essere espulso dall’arbitro Baroni. A nulla servono gli ingressi di Djuric e Barak, mai realmente entrati in partita. Il Bari ne approfitta e, camminando sul velluto, trova anche il quarto gol sempre con Cheddira che, al 78′, mette la ciliegina sull’ottima prestazione dei ragazzi di Mignani.

Gli ultimi minuti di gara sono una mera formalità e, al triplice fischio, la gioia è tutta dei galletti. Al Verona restano i rimpianti di un esordio da dimenticare e di una condizione – fisica, tattica e mentale –  tutta da ritrovare (o da ricostruire) nel minor tempo possibile per non rischiare di inficiare le tre splendide stagioni passate. Tra sette giorni al Bentegodi arriverà il Napoli per la prima giornata di Serie A: l’occasione è ghiotta, seppur non priva di difficoltà, per un immediato riscatto.

Leggi il Pagellone di Verona-Bari.

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martedì 21 Gennaio 2025