S.O.S. dragone: il cioccolatino salvifico

 

“Mamma diceva sempre: la vita è uguale a una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita!”.

Una piuma, una panchina, una donna e una scatola di cioccolatini. Rinomata la frase d’apertura che portò Forrest Gump a conquistare i cuori di milioni di spettatori.

D’altronde, se si è precipitati per l’ennesima volta nella rete ingannatrice della memoria e una scatola di cioccolatini si rivela essere l’unica arma disponibile contro il furore che ha investito la spensieratezza di un matrimonio, quale cioccolatino toccherà in sorte sarebbe opportuno saperlo, e anche in fretta.

La leggenda narra che pochi uomini peccatori fecero ritorno dall’incontro ravvicinato con il dragone. Le testimonianze dei rari superstiti assumono un valore non monetizzabile: l’unico antidoto capace di ammansire il dragone è un’offerta riparatrice.

Quando il peccatore si rivela essere un marito smemorato, il dragone una moglie infuriata e l’odissea che li separa un anniversario dimenticato, il ripiego diventa pura necessità. E quale lingua migliore del tedesco per esprimere questa ricorrente vicissitudine in tutta la sua complessità? Una semplice (forse non troppo) parola mette in scena una rappresentazione degna dei più celebri anfiteatri ateniesi: “Das Drachenfutter”. Un idioma letteralmente traducibile con “cibo del dragone”, che tuttavia (e purtroppo) non trova un riscontro nei dizionari italiani. È necessario di conseguenza ricorrere a una perifrasi: “offerta di cioccolatini o fiori che il marito porta alla moglie adirata”.

Un termine in grado di sorprende per la sua capacità di sintesi e il suo potere evocativo, che la vetrina del mercato sembra aver accolto con grande interesse. L’offerta di “cibo per dragoni”, infatti, si spalanca in una vasta gamma di prodotti di fronte alle facce colme di angoscia di mariti distratti. La scelta è un momento cruciale. L’eternità di un istante che porterebbe perfino Forrest Gump a smentire le sue stesse parole implorando per il cioccolatino giusto.

Per quanto riguarda l’esito, invece, se nutrire il dragone si rivelerà sufficiente a placarne la fame, lo si scoprirà solo vivendo.

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sabato 27 Luglio 2024