Basta un poco di ironia e la Pasqua va giù!

Natale con i tuoi, Pasqua… pure. No, non c’è bisogno di agitarsi, non è un Natale 2.0: niente alberi, niente luminarie né addobbi di alcun genere. Eppure il malinteso è comprensibile: la Pasqua ce la ricordavamo bianca e invece quest’anno si colora di rosso, chissà. Ma non c’è da stupirsi: ci si appresta a trascorrere la Pasqua “d.C.” (durante Covid).

È la Settimana Santa e gli italiani sono rinchiusi in casa, per la seconda volta. E anche quest’anno le previsioni sembrano davvero schernirli: una Pasquetta di sole e la primavera che sboccia. Insomma, la serie “Pasqua 2021 a casa con i tuoi” non intende mettere in scena fantozziane grigliate né tantomeno pranzi con gli amici, ma si appresta a rappresentare una spettacolare ed eterna lotta per la sopravvivenza domestica: braciole in terrazzo e rimedi alcolici. Tutti felici come una Pasqua, giusto? Molto probabilmente no. Eppure una piccola, glicemica e ingenua consolazione possiamo ancora togliercela: l’uovo di Pasqua. Perché tanto lo sappiamo tutti fin troppo bene che non si è mai abbastanza avanti con gli anni per riceverlo! D’altronde esso fa parte di quelle piccole gioie che ad ogni età ci permettono ancora di stupirci, di recuperare nei ricordi dell’infanzia le mai tramontate scuse per mangiare “solo un altro pezzettino” di cioccolato (finendo poi ogni volta per mangiarlo tutto!) e di tornare a convincerci di essere al pari degli ingegneri riuscendo non solo ad assemblare la sorpresa, ma anche a capirne l’utilità.

Tuttavia, riapprodando nel mondo grigio degli adulti, la vita può apparire proprio come una sorpresa dell’uovo di Pasqua, dove ci si aspettano regali meravigliosi e invece si trovano solo banali portachiavi, mentre la colomba diventa semplicemente un panettone che ha smesso di sognare. Forse dovremmo soltanto smettere di lamentarci di continuo e tornare a prenderci un po’ meno sul serio. Insomma, anche in questa nuova versione mal riuscita della “Pasqua a casa con i tuoi”, non ci resta che farci qualche risata, rinunciando alle gite fuori porta, ma non certo all’ironia.

Abbiamo tutti bisogno di una Pasqua vissuta tra l’ilarità e l’affetto (e, perché no, anche tra qualche bicchiere in eccesso) per andare oltre le nostre piccole paure quotidiane. Sì, perché il problema è che abbiamo paura. Basta guardarci: viviamo con l’incubo che tutto quello che abbiamo costruito da un momento all’altro possa dissolversi e che la casa dalla quale, da un anno a questa parte, lavoriamo da remoto possa decidere di non liberarci mai più. Eppure la paura più grande resta una e una soltanto: quella di passare Pasquetta da soli a casa con la sorella vegana. Ma tralasciamo il sarcasmo. Anche in un periodo tormentato e un po’psicotico come quello che stiamo vivendo, dove si alzano comprensibili muri di paure e di ansietà, l’ironia può essere la chiave per rimetterci in contatto reciprocamente, con un sorriso.

In conclusione, vi auguro di vivere questa Pasqua 2021 con un’irresistibile dose di ironia e una buona quantità di affetto familiare.

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martedì 12 Novembre 2024