Chiudi

Un'esperienza su misura

Questo sito utilizza cookie tecnici e, previa acquisizione del consenso, cookie analitici e di profilazione, di prima e di terza parte. La chiusura del banner comporta il permanere delle impostazioni e la continuazione della navigazione in assenza di cookie diversi da quelli tecnici. Il tuo consenso all’uso dei cookie diversi da quelli tecnici è opzionale e revocabile in ogni momento tramite la configurazione delle preferenze cookie. Per avere più informazioni su ciascun tipo di cookie che usiamo, puoi leggere la nostra Cookie Policy.

Cookie utilizzati

Segue l’elenco dei cookie utilizzati dal nostro sito web.

Cookie tecnici necessari

I cookie tecnici necessari non possono essere disattivati in quanto senza questi il sito web non sarebbe in grado di funzionare correttamente. Li usiamo per fornirti i nostri servizi e contribuiscono ad abilitare funzionalità di base quali, ad esempio, la navigazione sulle pagine, la lingua preferita o l’accesso alle aree protette del sito. Comprendono inoltre alcuni cookie analitici che servono a capire come gli utenti interagiscono con il sito raccogliendo informazioni statistiche in forma anonima.

Prima parte6

cm_cookie_cookie-wp

PHPSESSID

wordpress_test_cookie

wordpress_logged_in_

wordpress_sec_

wp-wpml_current_language

YouTube1

CONSENT

Scopri di più su questo fornitore

Google3

_gat_

_gid

_ga

Scopri di più su questo fornitore

Aerei: come difendere la strumentazione dai raggi cosmici?

Un progetto italiano messo a punto dagli studenti universitari di Tor Vergata

Questo articolo fa parte del laboratorio Scrittori di classe

 

La brillante idea nata dalle menti dei ragazzi di Tor Vergata, dopo aver vinto una selezione per un programma a livello europeo, è quella di costruire uno strumento sperimentale e lanciarlo nello spazio a bordo di un razzo o di un pallone aerostatico per essere studiato nell’ambito del programma “Rexus/Bexus” (Rocket and Balloon Experiments for University Students), che si rivolge agli studenti universitari d’Europa.

 

foto art2

 

Il progetto italiano si chiama NEMESYS (Neutron Effects on Memory SYStems) e provvederà a studiare gli effetti prodotti dall’impatto dei raggi cosmici sulla strumentazione di bordo dei velivoli e degli aerei. NEMESYS ha il compito di raccogliere dei dati sui probabili malfunzionamenti delle apparecchiature e relazionarli alle condizioni dell’ambiente esterno, per esempio la presenza di campi elettromagnetici, la temperatura, la pressione e così via. In questo modo si potrà relazionare una certa condizione esterna al danno subito.

 

La presentazione di NEMESYS avverrà a febbraio in Germania, vicino Monaco, e il razzo verrà lanciato nello spazio ad ottobre, dalla stazione di lancio ESA a Kiruna, in Svezia.
«Se riuscissimo a trovare qualcuno interessato alla realizzazione del nostro progetto, un finanziatore, allora sarebbe perfetto» dice Tiziano Fiorucci, il responsabile delle comunicazioni del gruppo di giovani ingegneri. Infatti per loro questo progetto è un sogno che diventa realtà, ma non del tutto, perché come ben sappiamo l’attrezzatura costa parecchio e un finanziatore fa sempre comodo.

 

201513192516_cosmicrays2

 

Questo progetto può essere una vera svolta nell’ambito dell’affidabilità e della sicurezza delle applicazioni elettroniche. L’impatto delle particelle cosmiche sulla strumentazione di bordo non è da sottovalutare, perché anche errori che sembrano di minor importanza possono portare al malfunzionamento del sistema elettronico.
Ogni gruppo di sensori, i quali hanno il compito di captare le particelle cosmiche all’esterno, è gestito da un Arduino diverso, ovvero una piattaforma hardware low-cost programmabile con cui è possibile creare circuiti elettrici. La modularità di questo sistema è la parte fondamentale del progetto: sarà infatti possibile aggiornarlo semplicemente collegando una nuova scheda Arduino per usare, ad esempio, sensori differenti o estendere il sistema generale. In questo modo, nello sfortunato caso di un malfunzionamento di un solo gruppo di sensori, non sarà necessario modificare tutto il sistema ma solo una parte di esso, rendendo tutto molto più semplice per i tecnici a terra.

 

Quindi auguriamo buona fortuna ai nostri giovani ingegneri, sperando che il loro progetto prenda il volo senza intoppi e produca risultati soddisfacenti.

 

Approfondimenti, Scrittori di classe
Lascia un commento

I commenti sono moderati. Vi chiediamo cortesemente di non postare link pubblicitari e di non fare alcun tipo di spam.

Invia commento

Twitter:

  • Il #Moltiplicazionifestival 2022 ha avuto tra i suoi protagonisti i green content creator Alice P ...
  • Nel corso del #Moltiplicazionifestival è stato proiettato il documentario “PrimAscesa – la m ...
  • Tra gli eventi di apertura del Moltiplicazioni 2022, si è tenuto un dialogo d’ispirazione ince ...
  • Vi raccontiamo in quest'approfondimento l'incontro "Siamo Ovunque. Dialoghi ed esplorazioni sul m ...
  • La nostra redazione, lo scorso fine settimana, ha seguito il #moltiplicazionifestival di Rovereto ...
  • Puntuale come ogni anno, prima della fine dell’estate, anche nel 2022 è tornato Poplar Festiva ...

domenica 28 Maggio 2023