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Cupido torna a stupirci dimostrando di essere in grado di adattarsi più che bene ai tempi che cambiano: abbandonati arco e frecce, oggi il pupo ignudo aiuta i più timidi tramite i social network. Numerose le pagine Spotted che stanno invadendo Facebook; dalle università alle scuole superiori, dalle metro ai bar, la mania dilaga e valanghe di messaggi anonimi su biondine inarrivabili, amori platonici e giovanotti dal ciuffo fluente riempiono le bacheche e fanno il pieno di “mi piace”.
C’è chi non ha pretese e vuole solo “gridare al mondo” quanto è “bono” il moro sempre seduto in ultima fila al corso di diritto privato o quanto è sexy la rossa che la mattina attende l’autobus n. 5. Ma c’è anche chi non lesina sui dettagli per far sì che qualcuno riconosca l’oggetto del suo desiderio e fornisca nome e cognome tramite un rapido tag.
Naturalmente le polemiche fioccano, come i cuori quando ci si avvia verso il 14 febbraio: privacy violata, insulti gratuiti, eccessiva volgarità. Il fenomeno comunque non è nuovissimo: alcuni anni fa ad aiutare Eros erano le pagine di carta di Phosphoro, giornaletto distribuito in molte università italiane, in pratica il predecessore di Spotted. Si riflette sull’effettiva utilità di questo metodo di rimorchio; il timidissimo anonimo, una volta saputo il nome o rivelato il suo amore, avrà il coraggio di muoversi? E quanti degli “avvistati” andranno oltre la banale curiosità, agevolando il fiorire di nuovi amori (primaverili se il tempo lo concedesse)?
E chi legge?
Dopo aver messo like ad alcune di queste pagine, mi soffermo a leggere i post, spulciando i messaggi riferiti ai luoghi che frequento! Che la brama del gossip e la vanesia speranza di riconoscersi in qualche descrizione vincano l’imbarazzo di avere a che fare con un fenomeno che è lo strascico delle dinamiche adolescenziali? Forse sì.
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martedì 31 Gennaio 2023