Trato Marzo
Lucia, signorina di quasi 90 anni. Presenza voluminosa: almeno due o tre maglioni di lana incartano un corpo esile. Lei, con il volto graffiato dal tempo e una voce flebile, racconta la tradizione trentina del Trato Marzo.
Tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, un falò su per i monti a dar vita alla festa: un benvenuto alla primavera, dove l’ormone galoppa a briglia sciolta e i santi peccano per amore. C’è chi si sposa e chi no, ed è questa l’occasione per farne notizia: dal megafono in mano ai ragazzi, i nomi di strane accoppiate risuonano fino in paese. Ed ecco che Maria, la graziosa ventenne figlia del tale, si trova promessa sposa ad un vecchio sudicio e malconcio.
Fantasia o realtà? Le allegre comari a far filò sulla panchina della piazza lo avrebbero scoperto l’ultima sera.
Cultura
Twitter:
domenica 8 Dicembre 2024