Trento-Triestina: un pareggio dal retrogusto amaro
La quinta giornata di campionato del Girone A della Serie C di calcio italiana ha visto le parti alte della classifica delinearsi in maniera definita con Padova e Feralpisalò a punteggio – quasi – pieno, con 12 punti in 5 partite disputate, ma non si potrebbe dire lo stesso delle ultime posizioni dove nell’arco di due punti – dai 3 ai 5 – è possibile trovare quasi metà della classifica. Il match disputato al Briamasco di Trento, tra gli aquilotti e la Triestina, non ha apportato significativi cambi alla situazione attuale: il punteggio finale è stato di 1-1, con entrambe le squadre inchiodate sui 4 punti, a condividere un difficile avvio di campionato.
La formazione scelta dal Mister D’anna per il Trento è stata un 3-5-2, collaudato nella settimana precedente al match, composto da: Marchegiani tra i pali, il trio difensivo Trainotti ( C ), Garcia Tena e Ferri, il centrocampo da destra con Semprini, Cittadino, Belcastro, Osuji e Fabbri e la coppia offensiva Pasquato-Bocalon. L’assetto iniziale dei biancorossi, invece, è stato un 4-4-2, con Pisseri tra i pali, la linea difensiva composta (da destra) da Ghislandi, Sabbione, Di Gennaro e Sarzi, mentre a centrocampo Paganini, Crimi, Gori e Furlan e davanti il duo Minesso-Petrelli. La direzione di gara è andata a Centi (Terni), assistito da Giorgi (Legnano) e Woytyuk (Ancona).
La prima frazione di gioco è stata segnata dallo studiarsi delle squadre reciproco e per via di questa “diffidenza”, nessuna delle due è riuscita nell’impensierire i difensori avversari. Oltre i numerosi cross – mai concretizzati dalla coppia d’attacco – del numero 2 triestino Ghislandi, non ci sono state azioni clamorose, complice anche il nervosismo percettibile fino alle tribune. Il nervosismo è chiaro nel dato delle ammonizioni: 5 cartellini in soli 45’ di gioco – Belcastro, Pasquato per il Trento e Sabbione, Gori, Furlan, per gli ospiti. del secondo tempo la musica è cambiata, perché subito dopo l’espulsione del centrocampista biancorosso Gori – per un doppio giallo ai limiti del regolamento – il Trento è riuscito a portarsi in vantaggio con uno dei primissimi tiri in porta del match, con il capitano Trainotti che al 57’, sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti, è riuscito a mettere a segno il suo secondo gol stagionale. La superiorità numerica non è sempre garanzia di una vittoria ed è stato chiaro dato che dopo qualche minuto gli ospiti sono riusciti nell’impresa di pareggiare: sull’ottimo cross di Sarzi è stato Paganini, con una fantastica incornata, a segnare l’1-1, il risultato finale.
Le squadre, chiaramente sull’onda d’entusiasmo per i gol realizzati, hanno acceso la partita, avvicinandosi più volte al gol, senza però riuscire mai a concretizzare le occasioni, anche per via dello stallo a centrocampo che ha caratterizzato una buona parte dell’incontro. C’è comunque da spezzare una lancia a favore degli ospiti che hanno retto molto bene il colpo dettato dall’espulsione, dimostrando più sicurezza in fase di possesso palla degli aquilotti, mancando però totalmente in fase di finalizzazione. Questa poca convinzione sotto porta è stata – con grande probabilità – la ragione dietro la forte reazione, dietro il triplice fischio, dei tifosi arrivati da Trieste.
Nel post-partita il sentimento delle due parti si è reso discordante in maniera esplicita, ed è possibile realizzarlo tramite le parole dei due allenatori, con le loro diverse prospettive su una gara molto fisica e mai veramente emozionante. “C’è amarezza per il risultato perché la situazione in campo era a nostro favore, abbiamo pagato caro le occasioni avversarie. La Triestina ha fatto tre cross e ha segnato un gol, ci dispiace non aver vinto, perché avevamo affrontato bene l’avversario. Il cambio modulo è arrivato perché loro giocavano con un 4-4-2, ho preferito avere la superiorità numerica a centrocampo ma gli esterni hanno spinto poco, Semprini meglio, ma ci aspettavamo di più dalla fascia sinistra. Abbiamo fatto abbastanza bene, è un gruppo su cui si può lavorare e che ha ampi margini di crescita”, ha dichiarato Mister D’Anna per il Trento.
L’allenatore ospite, Bonatti, dopo la lettura di una nota del presidente Giacomini che si congratulava con la squadra e lo staff “per la grande reazione in 10”, ha invece scelto di esprimersi così: “Non siamo stati sorpresi sul piano tattico, loro erano con il 3-5-2, noi con il rombo. Nel primo tempo non abbiamo subito un tiro in porta e abbiamo avuto molto più palleggio, dovevamo solo essere più efficaci nel creare occasioni in una partita contratta per la posta in palio. Ho visto una squadra determinata da subito, non ci siamo fatti sorprendere, ripeto. Dopo l’espulsione, di cui non voglio parlare per scelta, siamo rimasti con il 4-3-2, la squadra ha retto senza concedere occasioni, salvo un paio di tiri da fuori. I passi avanti si vedono, i ragazzi lo hanno sempre dimostrato e la prima vittoria arriverà. Provo ad interpretare la reazione dei tifosi a fine partita come un forte attaccamento alla squadra”.
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mercoledì 15 Gennaio 2025