Serie A: il focus della 26^ giornata

Sei gol, fuochi artificiali, finale al cardiopalmo ma nessuna squadra pienamente soddisfatta al rientro negli spogliatoi. Questo, in estrema sintesi, il riassunto di Fiorentina-Parma, sfida salvezza della 26^ giornata di Serie A.

La tensione, nei 22 in campo, è percepibile fin dai primi minuti di gioco in cui le squadre appaiono abbastanza contratte: non stupisce che la partita si sblocchi sugli sviluppi di un calcio piazzato: sono i padroni di casa – orfani di  Ribery e Castrovilli – a passare in vantaggio con un incornata di Martinez Quarta. La gioia viola è però effimera. Dopo soli 4′ l’arbitro ravvisa un fallo di mano in area dello stesso centrocampista cileno e assegna agli ospiti un calcio di rigore: kucka dal dischetto non sbaglia e firma il pari.

Quando il primo tempo – avaro di occasioni –  sembra destinato a chiudersi in parità è Milenkovic, sempre sugli sviluppi di un calcio di punizione,  a trovare il “sette” e trafiggere il portiere ducale al 42′.

Nella ripresa D’Aversa mischia le carte cercando di riprendere la gara: dentro Mihaila, Man e Brunetta. Il pari arriva però dai piedi di Kurtic che – sfruttando una dormita della retroguardia viola – si inserisce alla perfezione e supera con un tocco di fino Dragowski fissando il risultato, al 72′, sul 2-2.

Con le panchine appese a un filo i due tecnici sono consapevoli che il pari non serve a nessuno: questa consapevolezza giova di più agli ospiti che, gravati dal peso di una classifica alquanto preoccupante, provano in tutti i modi, nel finale, la remuntada. D’Aversa lancia nella mischia Inglese per alzare il baricentro e, dopo neppure un minuto e una clamorosa traversa colpita da Martinez Quarta, l’impresa riesce: contropiede e assist di Inglese che pesca in area Mihaila per il tap in del 2-3.

Non è finita finche non è finita, fissatevi bene in testa questa massima. Al 94′ accade l’impensabile: all’ultimo, disperato, forcing viola è il povero difensore scudato Iacoponi a deviare nella propria porta un cross da terra di Pezzella e a fissare il risultato su 3-3.

Il punto guadagnato, alla luce di quanto accaduto,  è amarissimo per il Parma – sempre più invischiato nei bassifondi della classifica –  e non certo dolce per la Fiorentina che – aggrovigliata nei propri dubbi “esistenziali” – non può di certo dormire sonni tranquilli.

 

 

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giovedì 7 Novembre 2024