Italia campione d’Europa: a Wembley è festa azzurra!

Campioni! Il cielo è azzurro sopra… Londra!  Alzi la mano chi non ha pensato, almeno per un istante, quando Jorginho si è presentato sul dischetto, alla pazza corsa ad occhi chiusi di Fabio Grosso nel 2006, a Berlino. Questa volta la gioia prende però una via differente: la splendida vittoria azzurra non è passata dal destro del Professore bensì dai guantoni di super Gigio Donnarumma, fenomenale nel respingere a Saka il rigore decisivo.

Dopo 53 anni la Nazionale Italiana è di nuovo campione d’Europa e l’abbraccio a fine gara tra Roberto Mancini e il suo grande amico Vialli – che dopo quasi trent’anni dalla finale di Coppa dei Campioni del 92′ chiudono il conto in sospeso con Londra conquistando Wembley – è la cartolina perfetta di una serata che corona il fantastico percorso di una squadra capace, partendo non certo da favorita ma da outsider, di scrivere la storia e di regalare ad una nazione intera una gioia incommensurabile.

Nell’ultimo approfondimento dedicato al cammino degli azzurri in quest’ Europeo vi proponiamo il Pagellone della finalissima, naturalmente in trenta righe!

Donnarumma 9,5: Mette letteralmente i guantoni sulla coppa: inoperoso per la maggior parte della gara – e incolpevole sul gol di Shaw –  dimostra di essere un fenomeno ai calci di rigore. Nel momento giusto al posto giusto: storico.

Emerson 6,5: Trippier è un brutto cliente e lui parte con il freno a mano tirato, soffrendo  in entrambe le fasi. Cresce con il passare dei minuti e riesce anche a rendersi pericoloso nella metà campo avversaria.

Chiellini 8: Annulla letteralmente Kane giocando una gara sublime. Due interventi da manuale del calcio: il primo evita il raddoppio degli inglesi nei primi minuti di gioco, il secondo – nel primo tempo supplementare – è da vedere e rivedere. Anima e cuore: capitano vero.

Bonucci 9: Gara sontuosa: colonna della difesa assieme all’amico e compagno Chiellini, prova sempre ad impostare il gioco dalle retrovie, segna il gol del pareggio azzurro e realizza infine un rigore che pesa una tonnellata.

Di Lorenzo 6: La partenza è da brividi: soffre sempre quando gli inglesi fanno capolino dalle sue parti. Poi, con il passare dei minuti, corregge il tiro e dà il suo onesto contributo alla causa.

Verratti 7: Dopo una prima fase di gioco complicata, in cui viene marcato a vista, sale in cattedra e, assieme a Jorginho, organizza alla perfezione la manovra azzurra. Nell’azione del gol c’è anche il suo zampino.

Jorginho 7: Sbaglia un rigore: questa è la notizia. Errore dal dischetto a parte, gioca una gara perfetta, prendendosi sulle spalle la squadra soprattutto nei momenti di difficoltà: metronomo imprescindibile.

Barella 6: Rice è un brutto cliente e lo si vede fin dall’inizio: soffre tantissimo la fisicità del centrocampo inglese e spesso gira a vuoto. Meglio nella ripresa quando prova a rendersi inoltre pericoloso in avanti.

Insigne 6,5: Soffre terribilmente l’assenza di Spinazzola: costretto a giocare “a tutta fascia”, paga dazio in concretezza. Fondamentale è però la sua capacità di palleggio che permette ai suoi compagni di rifiatare in più occasioni.

Immobile 5,5: Mezzo voto in più per il grande impegno profuso. Non è la sua gara e si vede fin da subito: sempre fuori dalle trame di gioco azzurre, viene fagocitato dai centrali inglesi e non riesce mai ad incidere. Corretta la sostituzione.

Chiesa 8: Incontenibile, ogni volta che il pallone è tra i suoi piedi Wembley trema. Sfiora più volte il gol e regala una prestazione eccezionale: tecnica, velocità e cuore. Peccato per l’infortunio.

Cristante 6,5: Entra per contrastare la fisicità degli inglesi e gli riesce molto bene: cuore e muscoli al servizio della mediana azzurra.

Berardi 7: Al suo ingresso è tutta un’altra musica: regala quel pizzico di imprevedibilità che mette in crisi la retroguardia inglese. Sfiora un eurogol e realizza il primo, pesantissimo  rigore.

Bernardeschi 7: Rileva l’infortunato Chiesa ed è subito decisivo: va vicinissimo al gol, è pericoloso su punizione e realizza il suo penalty. Fondamentale.

Belotti 6: Subentra e si batte come un leone su ogni pallone che arriva dalle sue parti. Peccato per il rigore sbagliato, ma ormai è acqua passata.

Locatelli 6,5: Entra in una fase delicatissima e fa quello che deve fare, portando dinamicità e fisicità al centrocampo azzurro.

All. Mancini 9 : Questa vittoria è tutta sua: in tre anni, a suon di record, ha ridato anima ad una nazionale rilevata forse nel momento più difficile. Ha dimostrato, se mai ce ne fosse stato bisogno, di essere tra i migliori tecnici al mondo in quanto a idee di gioco, mentalità e carisma. Cheapeau.

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sabato 5 Ottobre 2024