Il Pagellone di Virtus Verona – Trento: blackout generale degli aquilotti

Credits Carmelo Ossanna – A.C. Trento 1921

Russo 4: l’errore più grave lo commette in occasione della seconda rete veronese fallendo la presa e servendo a Ceter il più facile dei tap-in, ma anche sul gol di Casarotto non è esente da colpe. Serata decisamente da dimenticare.

Frosinini 5: soffre tantissimo la velocità dell’attacco rossoblu, specie quando Casarotto si sposta orbitando dalle sue parti e questo poteva essere prevedibile, ma anche in fase di spinta non si vede mai risultando impreciso e frettoloso soprattutto nella prima frazione. (dal 32’st Vitturini sv: entra in una fase del match in cui non c’è più nulla da fare.)

Ferri 5,5: ultimo baluardo, se così si può dire, di un Trento apparentemente alla deriva. Cerca di salvare il salvabile in una serata davvero disastrosa di tutta la squadra, ma quando subisci quattro gol la sufficienza non può certo arrivare.

Obaretin 5: in difficoltà dal primo all’ultimo minuto del match, con Casarotto e Ceter che fanno il bello ed il cattivo tempo nei suoi confronti. Prova a buttarla sul fisico, ma anche lì trova non pochi ostacoli nella buona riuscita dei suoi interventi.

Vaglica 5: vale un po’ lo stesso discorso fatto per Frosinini. Alla vigilia ci si poteva attendere una certa sofferenza in fase difensiva da parte del terzino gialloblu, ma così è decisamente troppo. Nella ripresa prova a spingere un filo di più, ma comunque non riesce a cavarne un ragno dal buco.

Suciu 4,5: un primo tempo davvero brutto quello che lo ha visto protagonista in negativo sul manto erboso del ‘Gavagnin-Nocini’. Sempre in ritardo sulle seconde palle ed impreciso tanto negli appoggi quanto nelle verticalizzazioni non riuscendo mai ad entrare in partita. (dal 1’ st Rada 5,5: entra a risultato ormai compromesso, ma prova quantomeno a dare ordine al centrocampo senza però venire assistito dai compagni).

Sangalli 4,5: offre una prestazione decisamente sottotono proprio come il suo compagno di reparto, andando in continua sofferenza contro il centrocampo veronese. In fase di interdizione non riesce a contenere le incursioni di Demirovic e compagni, così come in costruzione appare senza idee e fuori partita. (dal 1’ st Di Cosmo 6: forse l’unica nota lieta, se così si può dire, della serata trentina è il ritorno in campo di un giocatore così prezioso per Tedino. Il suo ingresso in campo dona quantomeno un minimo di dinamismo al centrocampo aquilotto).

Attys 5: solitamente si fa notare per il suo estro e le giocate che creano imprevedibilità, invece risulta molto negativa anche la sua prestazione nell’intera serata no di tutto il Trento. Meglio nel secondo tempo quando prova ad affacciarsi nella metà campo avversaria con più decisione, ma non risolve comunque granché.

Pasquato 5: schierato inizialmente fuori posizione, per i primi venti minuti non tocca nemmeno un pallone, poi viene accentrato ma le cose non vanno tanto meglio. Anche lui come Attys, nel secondo tempo prova a dare una scossa, ma ormai è troppo tardi per recuperare una partita nata male e finita peggio.

Terrani 4,5: parte a destra, poi viene anche lui accentrato dopo venti minuti cercando di dare più peso all’attacco innocuo del Trento. Per lui arriva mezzo voto in meno di Pasquato per aver gettato alle ortiche l’unica occasione potenzialmente valida per riaprire il match, seppur sul 3-0. (dal 32’ st Ercolani sv: pochi palloni giocati in un finale di partita che non regala emozioni).

Petrovic 4,5: impalpabile e privo di cattiveria agonistica per provare a scardinare la resistenza di Faedo e compagni, i quali hanno vita facile contro un attacco spuntato. Oltre ai gol, in passato si è spesso fatto notare per il gioco sporco nel far salire la squadra, cosa che a Verona non gli riesce nemmeno una volta. (dal 1’ st Anastasia 5,5: con il suo ingresso il Trento trova qualche piccolo miglioramento nelle manovre d’attacco. Si fa vedere e prova a far valere la sua velocità contro la difesa rossoblu, ma non trova gli spiragli giusti per colpire a rete e far male alla Virtus).

Tedino 4: schiera una formazione senza mordente e si lascia dominare troppo facilmente da una Virtus Verona più decisa e cinica. Se il dato dei tiri in porta pari a zero preoccupa il giusto, quello che deve far accendere il campanello d’allarme è l’atteggiamento del primo tempo, davvero inaccettabile.

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giovedì 7 Novembre 2024