Il girotondo di Allegri: Milan, è il momento di cambiare marcia

Foto Ac Milan

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Max è tornato, ma questa è un’altra storia. Quindici anni dopo Allegri è diventato un fuoriclasse. Dal corto muso alla sua ultima folle panchina con la Juve in finale di Coppa Italia, dal calcio “che è molto semplice” a “ci sono quelli che vincono e quelli che non vincono mai”.

Il Milan merita un allenatore come lui, soprattutto dopo quest’ultima stagione infernale. L’ambiente è stufo di sperimentare, e la dirigenza deve assolutamente allontanarsi da ogni tentazione di pensare al fantomatico “bel gioco”. Conta ritornare alla vittoria, possibilmente nel più breve tempo possibile.

Allegri però dovrà indubbiamente dimostrare qualcosa di diverso rispetto agli ultimi anni in bianconero, dove sebbene la squadra avesse sicuramente dei limiti, non è mai riuscito a tirarne fuori il massimo potenziale. Nella sua seconda esperienza alla Juve è rimasto bloccato sulle proprie convinzioni, diventando a sua volta un teorico.

E così, non concentrandosi troppo sulle caratteristiche dei giocatori, ha riproposto sempre lo stesso menù in campo: difesa bassa, contropiede e attacchi in campo lungo.

Ora, al Milan, tutto dovrà cambiare. Sarà necessaria una svolta immediata e la giusta fame di riscatto da parte dei calciatori. La rosa è giovane, di grande talento, e Allegri, che in rossonero ha già vinto uno scudetto e una Supercoppa italiana, sa bene cosa significa allenare con l’obbligo di portare a casa il risultato.

I tifosi rossoneri chiedono a gran voce risultati e, perché no, la seconda stella.

Il ritorno di Allegri deve rappresentare non un semplice girotondo, ma un nuovo inizio. Il tempo dei tatticismi e delle chiacchiere è finito.

Vincere, adesso, è veramente l’unica cosa che conta.

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martedì 24 Giugno 2025