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Garofalo, esordio con gol: il pagellone di Renate-Trento

Leon Sipos in azione – Foto di Carmelo Ossanna

Marchegiani 6,5: torna titolare dopo il turno infrasettimanale e mantiene ancora una volta la porta inviolata. Si fa trovare pronto in un paio di occasioni su Anastasia e nel finale su Ghezzi. Unica nota dolente, un altro cartellino giallo rimediato per perdita di tempo.

Galazzini 6,5: ritrova il posto da titolare complice l’infortunio di Vitturini patito contro l’Arzignano. Ha un approccio intelligente e concentrato, non concede nulla ed è sempre presente in fase di pressing. Ha il merito di contenere molto bene le sfuriate di Anastasia, tra i migliori dei suoi.

Barison 6: da quando c’è lui a guidare la difesa sono arrivati quattro ‘clean sheet’ in cinque partite e non è un caso. Contro il Renate lo si vede poco, ma rimane sempre lucido nei momenti in cui serve, non lasciando spazio e respiro a Nepi.

Garcia Tena 6: inizia con qualche incertezza, dovuta anche alle condizioni del terreno di gioco non proprio perfetto, ma con il passare dei minuti cresce assieme alla squadra. In marcatura è un osso duro e gli attaccanti del Renate se ne rendono ben presto conto, finendo per rimanere ingarbugliati ed inoffensivi.

Fabbri 6: con Pasquato in panchina, la fascia da capitano di questo Trento finisce sul suo braccio. Anche lui soffre di un manto erboso non all’altezza ed in fase offensiva risulta parecchio limitato, ma quando si tratta di difendere ed immolarsi per la causa è uno dei migliori, chiedere ad Anastasia per conferma.

Ballarini 6,5: solita prestazione positiva che lo ha contraddistinto in queste ultime apparizioni. Offre tanto dinamismo e qualità in mezzo al campo, specialmente in un secondo tempo nel quale si allargano le maglie ed aumentano gli spazi per strappare come piace a lui.

Sangalli 6: schierato al posto di Suciu, parte con il freno a mano tirato, salvo riprendersi in corso d’opera. A tratti soffre la marcatura a uomo costruita su di lui dal Renate, per il resto gioca un match equilibrato. Da segnalare che sfiora il gol con una punizione dalla trequarti che mette i brividi a Drago. (dal 15′ st Suciu 6: dopo un lungo ‘tour de force’, parte dalla panchina ed entra a partita in corso. Sfiora il gol con un tiro da fuori che Drago deve deviare sopra la traversa, per il resto solita partita concreta senza sbavature).

Damian 6,5: solito contributo prezioso in mezzo al campo sia in fase di contenimento che propositiva. Agisce più in zona centrale rispetto al solito, lasciando spazio a Fabbri ed Attys che sulla fascia provano a sfondare, creando densità e non concedendo ai neroazzurri di ripartire e creare pericoli alla retroguardia gialloblu. (dal 38′ Di Cosmo 6,5: entra nel finale per dare ancor più solidità al centrocampo. Da lui nasce l’azione del raddoppio con la palla rubata ad Esposito ed il lancio in profondità per Pasquato).

Attys 6: è potenzialmente straripante, ma si fa innervosire troppo dalla difesa del Renate che lo provoca e lo rende innocuo. Ha una facilità disarmante nell’uno contro uno, ma lo sfrutta poco. Ha bisogno di crescere ed integrarsi ancora meglio negli automatismi di questo Trento. (dal 27′ st Terrani 6: entra in una fase delicata del match con il Renate che prova a pareggiare i conti. È comunque un esordio positivo nel quale ha mostrato qualche segnale, ma ci sarà modo di rivederlo presto).

Garofalo 7: un esordio da sogno coronato con il primo gol in maglia gialloblu, uno splendido sinistro da fuori area che ha spianato la strada al Trento nella vittoria con il Renate. Schierato al posto di Pasquato, ci ha messo un po’ ad ingranare la marcia, ma nella ripresa ha mostrato tutto il suo valore. (dal 15′ st Pasquato 6,5: non manca mai il suo apporto per la causa, tant’è che prima lo trovi in attacco e subito dopo in difesa. Poi, l’assist nel finale per Sipos vale da solo il prezzo del biglietto).

Petrovic 6: partita complicata per il numero 9 trentino che ha dovuto lottare non poco contro Esposito e Silva per cercare di avere la meglio sui difensori neroazzurri. Si è reso pericoloso con un paio di colpi di testa, fuori di poco dallo specchio della porta, per il resto tanta quantità. (dal 1′ st Sipos 6,5: come detto per Petrovic, rimane spesso imbrigliato tra i due centrali del Renate, ma finalmente riesce a sbloccarsi mettendo il sigillo definitivo sulla vittoria in terra lombarda. Che sia di buon auspicio per le partite che verranno).

Tedino 7: disegna una squadra pronta alla battaglia. Legge benissimo la partita sia in fase di preparazione che in corso d’opera con sostituzioni azzeccate che non sbilanciano l’equilibrio della squadra. Ora l’identità di questo gruppo è chiara e ben delineata, merito che sicuramente gli va riconosciuto dopo il periodo prenatalizio nel quale le critiche sono piovute da tutte le parti.

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