FSD 2023 – Mangio dunque vinco

Quando si parla di salute e attività fisica, è indispensabile parlare anche di alimentazione. Ad approfondire questa tematica al Festival dello Sport, la tuffatrice trentina Francesca Dallapè e il dott. Alexis Elias Malavazos (responsabile U.O. semplice di Endocrinologia e del Servizio di Nutrizione clinica e Prevenzione cardiovascolare) hanno tenuto una conferenza sabato 14 ottobre a Palazzo Geremia.

Francesca Dallapè ha raccontato di quando, ai tempi in cui gareggiava, seguiva una dieta su indicazione di una nutrizionista che, pur non avendole mai detto cosa mangiare nello specifico, le dava indicazioni sugli elementi nutritivi da assimilare per dare il meglio di sé nello sport.

Da atleta, la nota campionessa si concedeva pochi sfizi: faceva una colazione abbondante, due spuntini (a mezza mattinata e nel pomeriggio), pranzo e cena scelti accuratamente e un bicchiere di latte prima di andare a dormire. Avere una disciplina ferrea anche nei periodi lontani dalle gare e dagli allenamenti più intensi era necessario per garantire un buon risultato in piscina. Anche quando era in viaggio per lavoro era essenziale fare attenzione a ciò che mangiava. Fortunatamente, nella maggior parte dei casi gli alberghi avevano cibi internazionali e fare un pasto completo di tutto ciò che le serviva era possibile.

Adesso invece può concedersi qualche piacere in più. Continua, però, a mangiare sano: cosa che, se prima era un bisogno, oggi è diventata una routine.

Alexis Elias Malavazos, esperto di alimentazione, ha parlato dell’importanza delle proteine per tutti (e per gli atleti in particolare). Ha, poi, introdotto la nuova tendenza sempre più comune di prediligere un’alimentazione vegetariana o vegana a quella onnivora. Se regolata sia in termini di quantità che di qualità – ha spiegato Malavazos – seguire una dieta vegetale è possibile, a patto che venga integrata la vitamina B12 e che si faccia attenzione a ciò che si mangia.

Altra tematica molto importante – che spesso si rischia di sottovalutare – è l’idratazione. A qualunque età e a qualunque livello di sport è fondamentale bere la giusta quantità di acqua al giorno: non limitarsi, quindi, a sorseggiarla, ma rendere l’atto di abbeverarsi una routine da svolgere regolarmente più volte nel corso della giornata. Nel caso degli sport acquatici, ad esempio, può capitare di non sentire la necessità di bere, essendo l’acqua un elemento dominante dell’attività sportiva in questione. A riguardo, Francesca Dallapè ha raccontato di come, durante gli allenamenti, aveva reso quest’azione un’abitudine da svolgere circa ogni tre tuffi.

La conferenza si è chiusa con qualche consiglio da parte del professor Malavazos sulle abitudini alimentari e sportive che può rivelarsi utile anche alla gente comune: ad esempio, mangiare leggero prima di svolgere un’attività sportiva e mangiare – senza sentirsi in colpa – al termine della sessione. Concedersi qualche piacere culinario, d’altronde, può giovare la nostra psiche… che per la nostra salute fa decisamente la differenza!

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sabato 27 Luglio 2024