Euro 2020: Italia, sei in finale!

Dimmi che siamo in finale senza dirmi che siamo in finale. 6 luglio 2021, ore 23.41: Jorginho segna il rigore decisivo e regala agli azzurri la quarta finale Europea della loro storia. Alla vigilia la gara con la Spagna si preannunciava complicata, e così è stato: le furie rosse hanno difatti tenuto in scacco l’Italia per buona parte della gara, riuscendo a imbrigliare – con un sontuoso giro palla – il gioco del “Mancio” che (cheapeu) si dimostra vincente (per l’ennesima volta), riuscendo a cogliere l’andazzo e correndo tatticamente ai ripari. Neppure il tempo di qualche giro d’orologio che la situazione è chiara: l’imperativo di lì in poi sarà coprirsi, soffrire, e provare a far male in ripartenza. E così è stato: dopo un primo tempo di sangue e sudore ci pensa Chiesa, con – letteralmente – un eurogol al 60′, a portare in vantaggio l’Italia. Non fosse per un lampo di Morata, che venti minuti più tardi pareggia i conti, la gara si sarebbe probabilmente chiusa senza ricorrere ai tempi supplementari: un’altra mezz’ora da coltello tra i denti, con gli azzurri dietro la linea della palla (e bravi e fortunati a resistere alle sfuriate rosse), consegna il destino delle due formazioni alla lotteria dei calci di rigore. Dopo i due errori iniziali di Locatelli e Olmo – e le successive realizzazioni di Belotti, Moreno, Bonucci, Alcantara e Bernardeschi – ai giri finali ci pensa di nuovo Morata a iscriversi all’appuntamento con la storia, questa volta però imboccando il senso sbagliato, calciando tra le braccia di Donnarumma. Il resto è storia nota.

Cosa ci lascia questa semifinale dunque? Consapevolezza. Consapevolezza di una cavalcata trionfale – caratterizzata da bel gioco e successi – e consapevolezza di essere stati in grado di superare anche l’ostacolo più difficile, nel modo forse più entusiasmante: con una gara “sporca” ma efficace. Ed è proprio questo lo scarto tra l’essere “belli” ed essere vincenti.

Ora la storia andrà fatta a Wembley, il prossimo 11 luglio. Poco importa se di fronte ci sarà l’Inghilterra o la Danimarca, o se si dovrà estrarre la sciabola o il fioretto. Li possediamo entrambi. Divertiamoci.

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sabato 27 Luglio 2024