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È un Trento che vince e convince: il pagellone di Triestina – Trento

Pol Garcia Tena in azione contro la Triestina – Foto di Carmelo Ossanna

Marchegiani 6: si fa trovare attento sulle palle alte che spiovono in area gialloblu, unici pericoli di una partita vissuta quasi da spettatore. Inoltre, colleziona la terza partita consecutiva senza subire gol, dando fiducia ad una difesa che ora sembra girare veramente bene.

Vitturini 6,5: ad inizio partita ricopre il ruolo di terzino destro, poi ad inizio ripresa si sposta al centro per sostituire l’infortunato Ferri ed in entrambe le posizioni registra una delle migliori partite viste in maglia aquilotta. Non perde un duello e tiene a galla la difesa con grande temperamento, senza disdegnare qualche sgroppata offensiva nella prima frazione.

Ferri 6,5: finchè rimane in campo è impeccabile, non commette sbavature e tiene a bada gli attaccanti triestini senza troppa fatica. Solido difensivamente sia nei duelli aerei che nelle marcature e lucido quando si tratta di avere il pallone tra i piedi. (dal 13’ st Galazzini 6: si posiziona sulla fascia di destra e pensa più a contenere le poche folate biancorosse che spingersi in avanti. Fa il suo rischiando poco e facendo dormire sogni tranquilli ai compagni di reparto).

Garcia Tena 7: torna titolare dopo un periodo di stop dovuto ad un infortunio e mostra subito una condizione molto più che accettabile. Segna un gol prezioso che sblocca il risultato, ma è in difesa che regala il meglio di sé a suon di contrasti ed anticipi che fanno venire i capelli bianchi a Tavernelli e compagni. Il titolo di migliore in campo non glielo toglie nessuno.

Fabbri 6: arrivano pochi palloni dalla sua parte e non riesce ad offrire la solita prestazione offensiva in grado di spaccare la difesa avversaria, ma un giocatore come lui serve come il pane anche in difesa ed anche contro la Triestina rimane attento e non lascia nulla al caso.

Ballarini 6,5: quando decide di accellerare e sfuggire alla marcatura avversaria, non ce n’è per nessuno. Fa ciò che vuole quasi come se volesse giocare al gatto con il topo, il centrocampo gira anche grazie al suo prezioso contributo.

Suciu 6,5: il suo lavoro è invisibile ai più, ma chi riesce a seguirlo tutta la partita capisce quanto sia fondamentale il suo ruolo in questo Trento che è rinato anche grazie al suo arrivo. Nei primi minuti trova una marcatura a uomo costruita su di sé da mister Pavanel che gli limita il raggio d’azione, ma con il passare dei minuti si divincola e torna a disegnare le geometrie del centrocampo trentino.

Damian 6,5: da interno di centrocampo offre dinamismo, qualità ed inserimenti in grado di bucare le difese avversarie, cosa che non succedeva qualche partita fa. Ennesima partita in cui svolge il suo lavoro al meglio ed entra nell’azione del primo gol con il tiro che viene deviato poi in rete da Garcia Tena (dal 34’ st Di Cosmo sv: non fa rimpiangere Damian).

Pasquato 6,5: i compagni lo cercano in continuazione e lui non si tira mai indietro, sebbene venga marcato con particolare cura dalla difesa avversaria. Sempre più a suo agio con la fascia da capitano al braccio, conduce i suoi alla quinta vittoria consecutiva. (dal 17’ st Attys 6,5: una forza della natura sia palla al piede che in fase di contenimento. Ha un cambio di passo importante ed i giocatori della Triestina lo soffrono tantissimo, basti guardare lo strappo che fa in occasione del secondo gol del Trento quando si fa tutto il campo palla al piede, tunnel annesso).

Carletti 6: corre e lotta tanto contro i centrali della Triestina che non gli lasciano il benché minimo spazio. Fatica talvolta a trovarsi con Sipos e i due appaiono troppo spesso così lontani da non riuscire a darsi manforte per fare reparto. (dal 34’ Sangalli 7: entra e segna un bellissimo gol da fuori area che bacia la traversa ed oltrepassa la riga di porta. Una gran bella rivincita dopo un girone d’andata a dir poco difficoltoso in quel di Lecco, l’esultanza è il chiaro segno di una liberazione).

Sipos 6: ha bisogno di tempo per ambientarsi e trovare il giusto feeling con i vari compagni di reparto. Per ora appare un po’ timido e poco incisivo, anche se di buono c’è che non fa mai mancare il suo impegno e la sua determinazione. (dal 17’ st Petrovic 6,5: entra certamente meglio del compagno croato e sul finale offre l’assist per il raddoppio di Sangalli. Ha le potenzialità per far male, ma anche per lui vale il discorso fatto per Sipos, ovvero che ha bisogno di tempo per entrare nei meccanismi di questo Trento).

Tedino 7: si vedono chiaramente i frutti del suo lavoro e dimostra con i fatti che le parole di qualche mese fa sugli infortuni non erano affatto delle banali scuse. Ora la squadra ha un’identità di gioco ben precisa ed una personalità tale da permetterle di giocare bene e vincere anche su campi ostici come quello di Trieste. Il merito va certamente a lui ed al suo staff.

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