Alla scoperta dell’hockey in Trentino

Quando si pensa agli sport presenti sul territorio Trentino, l’hockey su prato non è di certo uno di quelli che, fra i primi, affiora alla mente. Sebbene quella dell’hockey possa infatti sembrare una realtà prevalentemente americana, come suggeriscono i film che siamo abituati a vedere, si presenta invece come un’attività sportiva ben radicata nella nostra regione, contando due delegazioni di riferimento: l’UHC Adige, che vanta circa ottanta iscritti e l’HC Riva che ne conta invece all’incirca centoquaranta.

A raccontare questo sport è stata Aurora Zanotti, referente delle delegazioni trentine. «I giocatori sono divisi in differenti categorie, maschili e femminili, in base alla propria età», ha spiegato: «Abbiamo i PROMO, ossia i bimbi sotto ai 10 anni d’età. Ci sono poi gli under 12, under 14, under 16, under 18 e under 21. Infine, vi sono gli adulti suddivisi invece nelle categorie B, A2 e A1, che corrisponderebbe alla serie A di calcio».

La storia dell’hockey su prato inizia in Trentino più di cinquant’anni fa, divenendo una realtà più concreta quando il 25 agosto del 1971 un gruppo di ventenni fondava l’HC Riva.
«Questo particolare sport si gioca non solo su prato (sintetico bagnato) ma anche ‘indoor’», ha aggiunto Zanotti che spiega: «Esistono infatti differenti campionati dedicati ad ognuna delle possibilità. In Trentino, in particolare, tutte le nostre squadre giocano sia all’esterno che in palestra, presentandosi alle relative competizioni. In altre regioni invece, non essendoci le strutture adatte, l’hockey viene giocato prevalentemente su prato».

Utilizzando una mazza fatta di legno e titanio, i giocatori cercano di segnare punti passandosi una palla di plastica dura, simile a quelle da golf, ma di dimensioni più grandi. «Le regole cambiano a seconda del luogo dove si svolgono le partite, a partire dal numero di giocatori: su prato si gioca in undici mentre nella versione ‘indoor’ si gioca invece in sei».

Insieme a queste due varianti, si è poi recentemente diffuso anche l’hockey “su spiaggia”: «Ci piacerebbe poter proporre il ‘Beach Hockey’ sul lago di Garda ma è necessario creare un fondo adatto al gioco, perché con i sassi diventerebbe problematico», ha spiegato Aurora. Ad essere già  nata a Mori, invece, è la squadra di Parahockey, «dedicata a persone con disabilità intellettive relazionali o con sindrome di Down». Ragazzi che, senza perdere tempo, hanno già iniziato a partecipare a differenti campionati, tra cui la “Coppa Italia” giocata a settembre 2021.

«È uno sport molto bello – ha concluso  Zanotti – ma, per quanto diffuso, ancora poco conosciuto. Abbiamo iniziato a portarlo all’interno delle scuole, fiduciosi che possa un giorno diventare un’attività sportiva sempre più praticata».

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sabato 27 Luglio 2024