Il profumo dei ricordi

Viaggiare è una piacevole occasione per arricchire la propria vita. Certo é che non tutti amano farlo: c’è chi preferisce stare a casa sul divano a guardare il mondo attraverso uno schermo, chi si sposta non più di pochi chilometri e chi invece sente il bisogno di stare via per lungo tempo. L’esperienza della lontananza da casa fa scaturire emozioni nuove, che mischiano sensazioni positive alla nostalgia, e fanno spesso apprezzare quanto si è lasciato fra le proprie mura domestiche.

L’essere umano è figlio delle proprie esperienze e perciò di (preziosissimi) ricordi che sono quanto resta di ciò che si è vissuto. Di “tipi” di memoria ce ne sono differenti: c’è quella fotografica, che stampa nelle nostre teste immagini vivide al punto da farci sembrare d’essere all’interno di quel paesaggio che sovente immaginiamo, o che ci fa ricordare frasi lette sovrappensiero sui libri; c’è poi quella tattile, che riconosce consistenze che già abbiamo sperimentato o che, viceversa, ci fa sorprendere di scoprire sensazioni che mai avevano accarezzato la nostra pelle prima di allora; lo stesso fa il gusto, che ci permette, assaggiando nuovi piatti, di ricordare pietanze della nostra infanzia o di riportarci ad esperienze culinarie ormai dimenticate; ricordiamo e riconosciamo voci e ci emozioniamo al suono di canzoni che, seppur d’altri, raccontano un po’ anche la nostra storia, riportandoci a momenti ormai “esauriti”; esiste, infine, forse il più dolce fra i modi di ricordare: l’olfatto, potentissimo mezzo in grado di rievocare persone del passato e di farci sentire davvero a casa, soprattutto dopo un lungo viaggio. Varcare l’uscio e riconoscere un profumo è la più delicata carezza di benvenuto.

Il profumo di casa è quella “madeleine de Proust” inzuppata nel tè di tiglio: un odore che sa di gioia, passato e presente, immortale, perduto e ritrovato. Fugace come la vita, dimenticato ma assaporato ed infine ricordato. Un aroma che fa scordare le preoccupazioni del presente e cancellare le ansie per il futuro. La memoria olfattiva è dotata d’una carica difficilmente riproducibile o comparabile: ci si può ricordare d’una persona cara guardandone le fotografie, ma come si può apprezzarne il profumo in sua assenza?

Delle esperienze vissute e delle persone incontrate lungo il nostro cammino dimentichiamo sapori ed odori, fiduciosi che, prima o poi, qualcuno ci offra un infuso al tiglio ed una madeleine. E, se ciò dovesse accadere, non potremo che bere e mangiare alla salute di quel tempo che sembrava per sempre perduto.

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domenica 8 Dicembre 2024