I crimini della mafia e i modi per combatterla
Questo articolo fa parte del laboratorio Scrittori di classe
In vista della giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, in classe abbiamo visto un documentario de “Le Iene” sui danni ambientali provocati dalla mafia e che coinvolgono soprattutto il centro-sud Italia, dove nei terreni si seppelliscono rifiuti tossici, scorie nucleari e tanto altro. Il problema è che alcuni di questi campi vengono poi coltivati per fornire alimenti alle persone.
Dagli studi fatti su questi prodotti alimentari risultano esserci alti livelli di metalli pesanti come mercurio, arsenico e piombo, i quali se consumati per molto tempo provocano gravi malattie, come i tumori, portando in alcuni casi alla morte. Dopo aver visto questo documentario ci siamo confrontati fra noi e con la professoressa: abbiamo esposto il nostro pensiero sulle mafie e abbiamo cercato di capire come sia possibile risolvere questi gravi danni ambientali.
In occasione del 21 marzo 2019, giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, alcune classi dell’istituto scolastico che frequento, hanno inoltre partecipato ad una manifestazione a Padova. Partendo da piazza Boschetti fino ad arrivare alla piazza Prato della valle, 50 mila persone, tra cui studenti e ragazzi di varie età, adulti ed anziani, esponevano cartelli con scritti i loro pensieri contro la mafia e sventolavano bandiere di tutti i colori, sulle quali capeggiava la scritta “Libera”, richiamando l’intento di liberare il territorio dalla criminalità organizzata dell’omonima associazione.
Questa è stata la XXIV edizione della manifestazione: iniziata nel 1993, ogni anno viene ripetuta sempre lo stesso giorno; il 21 marzo ha infatti un grande significato. In quel giorno una madre manifesta per ricordare il nome del proprio figlio, vittima della strage di Capaci dell’anno prima, dove sono morti il magistrato antimafia Giovanni Falcone e la sua scorta.
Non manifesta per ricordare solo il nome del magistrato, ma soprattutto per ricordare tutti quei nomi ignorati dai media e dai più, quelli della scorta che accompagnava lo stesso Falcone, e nella quale c’era anche suo figlio. Da questa sua iniziativa nasce la manifestazione e la giornata che si celebra ancora oggi: alla presenza dei familiari, Don Ciotti, fondatore di “Libera” e gran sostenitore della lotta alla mafia, legge i nomi delle vittime della mafia.
Secondo me il problema della mafia deve essere risolto il prima possibile ed in modo radicale. Anche per quanto riguarda i fattori ambientali, è necessario bonificare al più presto tutti quei terreni a lungo inquinati, per poter coltivare prodotti sani, puliti e non più pericolosi per la salute. Si dovrebbe anche multare tutte quelle aziende che hanno comprato o comprano quei prodotti pur conoscendo i rischi e i danni che provocano.
Scrittori di classe
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sabato 7 Dicembre 2024