Sanremo 2022 – Il pagellone della terza serata (Primo Tempo)

La terza serata del Festival di Sanremo promette di essere ricca di eventi: vedremo infatti tutti i 25 artisti in gara. La speranza è che ognuno di loro, rotto il ghiaccio durante le prime due serate, possa esibirsi al meglio. Ecco il pagellone!

GIUSY FERRERI – Miele. Ha lo sguardo spento, sembra svogliata, quasi come se il 19esimo posto in classifica dopo le prime due serate l’avesse demotivata. Peccato, perché la sua canzone rimane una delle migliori del Festival. Voto: 7

HIGHSNOB e HU – Abbi cura di te. Il fatto che si esibiscano come secondi rende meno evidente la sensazione di già sentito insita nella loro canzone. Ma da un rapper e da una polistrumentista ci aspettiamo qualcosa di più “scomodo” e ricercato. Voto: 5.5

FABRIZIO MORO – Sei tu. È strano che la critica abbia considerato poco una canzone che ha tutte le carte in tavola per fare bene. Moro ripete l’esibizione impeccabile e sentita della seconda serata: la gente da casa apprezzerà. Voto: 7

AKA 7EVEN – Perfetta così. Tiene egregiamente il palco, s’impegna al massimo e il pubblico approva. Purtroppo la canzone rimane piuttosto banale. Voto: 5.5

MASSIMO RANIERI – Lettera di là dal mare. Molto meglio della prima sera. Ranieri toglie gli auricolari, canta a tempo e non stecca più. La canzone sa sempre un po’ troppo di polveroso, ma rispetto a due giorni fa sembra un’altra cosa. Voto: 6.5

DARGEN D’AMICO – Dove si balla. Deve aver capito che cosa non ha funzionato la prima volta (era svogliato) e vi pone rimedio: scende dal palco, s’infila tra il pubblico, lo fa ballare. La canzone è insulsa, e stasera comanda il televoto, non più la critica: vedremo dove si piazzerà. Voto: 5.5

IRAMA – Ovunque sarai. La seconda esibizione sta facendo bene a tutti e Irama non è da meno. Scrive la canzone per una persona cara scomparsa e si vede: la sua commozione conquista. Voto: 7

DITONELLAPIAGA con RETTORE – Chimica. L’uso di sostanze sintetiche – a proposito di chimica – rimane alto, si scherza naturalmente. Hanno molta grinta, si divertono un sacco e la loro energia si trasmette anche a chi guarda. Brave! Voto: 6.5

MICHELE BRAVI – Inverno dei fiori. La sala stampa deve essersi addormentata durante la sua prima esibizione, altrimenti non si spiega il 14esimo posto in classifica al termine delle due serate. A Bravi manca un po’ di voce, ma non c’è dubbio che la sua canzone sia sotto tutti i punti di vista una delle migliori. Voto: 7.5

RKOMI – Insuperabile. Continua a non convincere. Unisce un approccio strumentalmente importante a un’esibizione energica, ma piuttosto scarsa. L’autotune non aiuta. Voto: 5.5

MAHMOOD e BLANCO – Brividi. Mahmood ripete la solida e vocalmente intrigante performance della prima sera. La sorpresa è Blanco che aumenta i giri del proprio motore e dà un senso al suo essere lì sul palco al fianco di Mahmood. Voto: 7

GIANNI MORANDI – Apri tutte le porte. Apri tutte le porte è un inno all’allegria: luminoso e trascinante, e di questi tempi sappiamo quanto ce n’è bisogno. Morandi resta uno dei nostri preferiti. E anche il pubblico in sala – che l’omaggia con cori e con una standing ovation – sembra essere d’accordo. Voto: 8

Leggi il secondo tempo del Pagellone!

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mercoledì 13 Novembre 2024