Sanremo 2022 – Il pagellone della terza serata (Secondo Tempo)
Leggi il primo tempo del Pagellone!
Vi avevamo promesso 25 giudizi, invece ne sono arrivati dodici. Non disperate: non ci siamo addormentati nel bel mezzo della terza serata. Abbiamo pensato che potesse essere meglio dividere il pagellone in due parti, perché – siate sinceri! – nessuno ha voglia di leggere articoli lunghi. Ecco quindi la seconda parte del pagellone della terza serata del Festival di Sanremo.
TANANAI – Sesso occasionale. Gli spengono il microfono per qualche secondo mentre canta. Il momento migliore di una canzone (e di un’interpretazione) oscena. Voto: 4
ELISA – O forse sei tu. Chiunque sarebbe stato apprezzato dopo Tananai. Se quel “chiunque” poi è Elisa, la favorita numero uno di questo Festival, allora s’è fatta tombola. Non sbaglia quasi niente. Rimane solo il rammarico per una voce non sfruttata fino in fondo. Voto: 7.5
LA RAPPRESENTANTE DI LISTA – Ciao Ciao. La canzone è tutta uguale: un mucchio di versi buttati lì un po’ a casaccio in funzione del ritornello, laidamente icastico. Hanno voluto costruire una hit, senza prendersi per niente sul serio, e ha funzionato. La sentiremo ovunque fino allo sfinimento. Voto: 6
IVA ZANICCHI – Voglio amarti. Funziona come la prima volta: benissimo. Iva Zanicchi ha un tocco di ruvidezza nella voce che sporca di rock quel tanto che basta una canzone che altrimenti saprebbe un po’ troppo d’antico. Voto: 7.5
ACHILLE LAURO – Domenica. Dopo la valanga di critiche ricevute, Lauro sembra voler mettere da parte le provocazioni e concentrarsi sulla propria canzone, cioè sul nulla. Dispiace che il coro gospel abbia dovuto volare da New York per niente. Voto: 4.5
MATTEO ROMANO – Virale. Il sorriso dolce, la timidezza, gli occhi buoni, la voce armoniosa: Matteo Romano e la sua Virale non possono non conquistare. Voto: 7.5
ANA MENA – Duecentomila ore. Vabbè, è troppo tardi per perdersi in riflessioni su questa canzone. Spregiudicatamente discotecara o da balera estiva, ma solo se accompagnata da un tasso alcolemico ben alto. Voto: 4
SANGIOVANNI – Farfalle. Un’altra esibizione che funziona meglio la seconda volta. Anche la canzone, insulsa al primo ascolto, stavolta è godibilmente orecchiabile. Poi Sangiovanni tiene il palco con la spavalderia di un veterano. Voto: 6
EMMA – Ogni volta è così. Rileggete quanto scritto nel pagellone della seconda serata. La canzone di Emma funziona e funziona ancora di più l’esibizione. In più stasera ha ritrovato un po’ di voce. Voto: 7
YUMAN – Ora e qui. Per la stampa peggio di lui sono solo Ana Mena e Tananai, ma è un giudizio davvero incomprensibile: usa bene la voce, sfuma di jazz la sua canzone e il fatto che abbia già rotto il ghiaccio due giorni fa rende più sciolta la sua presenza scenica. Voto: 7
LE VIBRAZIONI – Tantissimo. Niente da fare: bad vibes anche questa sera. L’esibizione è migliorata, ma sono ancora distanti dal minimo apprezzabile. Voto: 5.5
GIOVANNI TRUPPI – Tuo padre, mia madre, Lucia. Meglio, meglio. La canzone di Truppi suona più gradevole ascolto dopo ascolto. Peccato per lui che Sanremo duri appena cinque giorni. Voto: 6.5
NOEMI – Ti amo non lo so dire. Un buon finale per la terza lunga serata. Noemi è spigliata, più a suo agio rispetto alla prima serata e la canzone dà quel pizzico di energia che all’una e mezza non guasta affatto. Voto: 7
Stanno per scoccare le due – eh, i bei vecchi orari di Sanremo – e direi che possa bastare così. A domani, con la serata dedicata alla cover!
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venerdì 7 Febbraio 2025