Pubblicare un libro? Non è poi così facile. Nicola Giovannini ci spiega il crowdfunding

Nicola Giovannini ha 39 anni e si è diplomato come geometra a Trento. Dopo essersi reso conto che la sua vocazione era quella di aiutare le persone,  ha deciso di intraprendere il percorso di educatore professionale. Da più di 14 anni segue minori e adulti con disabilità.
Porta con sé da sempre la passione per la scrittura e il disegno, ma nel corso della vita le ha accantonate per dare priorità ad altro. Ora però un sogno nel cassetto ce l’ha: la pubblicazione, attraverso crowdfunding, del suo libro “Il cactus Lino”.

Come è nata la passione per le storie per bambini? Perché?

 Nel mio lavoro ho avuto la fortuna di incontrare tantissime persone, soprattutto bambini e ragazzi. Loro mi hanno sempre dato moltissimo, mi hanno lasciato ricordi indelebili ed emozioni infinite. Mi piaceva l’idea di realizzare qualcosa per loro che rispecchiasse la mia persona. Infatti il mio libro “Il cactus Lino” è quello che definisco una narrazione animata, dove l’intento è quello di coinvolgere il lettore e farlo sorridere.

Come nasce la tua fantasia? 

 La storia ha preso forma in un momento della mia vita in cui avevo bisogno di dedicare dello spazio e del tempo a me stesso. Infatti, nei momenti liberi, mi capitava spesso di guardarmi attorno e fissare tutto quello che mi circondava, provando poi ad inventare delle situazioni simpatiche da far accadere. Questo mi faceva staccare la mente dalla frenesia della quotidianità. Un giorno, guardando una pianta di fico posta sul mobile della mia cucina, mi è salito un pensiero sempre più intenso, ovvero che quella pianta potesse essere il personaggio di un racconto. Più la guardavo e più nella testa prendevano forma delle storie. Così ho deciso di mettere per iscritto i i miei pensieri e in poco tempo si è delineato quello che poi è diventato “Il cactus Lino”.

Sono nate prima le illustrazioni o le storie? Cosa vorresti trasmettere?

Come ho detto prima, guardando una pianta mi è venuta l’ispirazione. Più La guardavo e più nella mia testa si andava a creare un racconto. Man mano che formulavo dei pensieri li mettevo per iscritto. Solo dopo aver completato la storia ho realizzato i disegni anche se in verità le immagini erano già ben definite nella mia testa. Scrivere e disegnare mi hanno fatto stare bene, mi hanno dato serenità e leggerezza, cose che vorrei trasmettere anche ai lettori.

Che difficoltà hai incontrato per pubblicare i tuoi scritti? A chi ti sei rivolto e come ti stai promuovendo ora?

Io sono nuovo nel mondo dell’editoria, purtroppo però ho capito fin da subito che farsi strada in questa realtà è davvero difficile. Ogni giorno vengono realizzati e pubblicati milioni di libri, quindi direi che la concorrenza è spietata. Le case editrici sono di conseguenza oberate di lavoro e inevitabilmente i tempi per prestare attenzione a nuovi progetti sono sempre lunghi. Ho creduto fin da subito al mio sogno di pubblicare un’opera completamente scritta e disegnata da me e non ho voluto lasciarlo morire in un cassetto. Ho cercato di distribuirlo a tantissime realtà. Alcune di loro si sono dimostrate, a mia sorpresa, piacevolmente interessate al manoscritto, mi hanno fatto capire che potesse essere un progetto interessante. Il fatto è che tante di queste chiedono una compartecipazione economica non da poco per pubblicare e diffondere il libro. Per chi come me è alle prime armi nel settore è complicato valutare se investire o meno cifre considerevoli in qualcosa di cui non si sa se può essere un successo oppure no. Per fortuna ci sono anche realtà che prendono in carico a proprie spese questo servizio, ovviamente chiedendo in cambio all’ autore altri tipi di sostegno. È questo il caso della casa editrice Bookabook che propone appunto il metodo del crowdfunding, ovvero impegnarsi in prima persona nel creare una rete di persone che possano aiutare direttamente o indirettamente a sostenere l’autore e la sua opera. 

Cos’è il crowfounding? Secondo te funziona? È utile? Che obiettivo hai?

Il Crowdfounding, se vogliamo tradurlo letteralmente dall’inglese, significa raccolta fondi, ma di fatto è un metodo, a mio avviso molto interessante, dove si va a creare una vera e propria rete di persone che hanno la possibilità di sostenere la campagna di un libro sia in modo diretto, ovvero acquistando in pre-ordine il libro dell’autore. Nel mio caso, per far sì che “Il cactus Lino” venga sottoposto a revisione, stampato, pubblicato e diffuso, devo raggiungere un obiettivo di 200 copie in pre-ordine. Sono tante, lo ammetto, e il lavoro dietro per arrivare al traguardo prefissato è notevole, però se le persone che ti sono vicino ti aiutano tutto questo percorso è raggiungibile.

Nicola ci saluta così…

Non ho consigli da dare se non avere tanta pazienza e continuare a credere nei propri progetti di vita, io lo faccio e vedo di trovare la forza ogni giorno per fare in modo che il cactus Lino diventi realtà. Citando il mio libro. Voglio per me qualcosa di nuovo e qualcosa che mi faccia star bene, voglio stare con qualcuno che sappia che ci sono pure io”.

 

Cultura
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martedì 14 Gennaio 2025