Le migliori serie tv del 2021

Dopo aver scoperto i film più significativi del 2021, ecco anche le serie televisive (o miniserie) più interessanti dell’anno. Anche queste in rigoroso ordine di uscita.

Fran Lebowitz – Una vita a New York. Docuserie in sette episodi, in cui Martin Scorsese chiacchiera con Fran Lebowitz, scrittrice umorista newyorkese misantropa e geniale, che offre un ritratto di se stessa e della Grande Mela senza alcun filtro. Lebowitz è un fiume in piena di anedotti e freddure contro tutto e contro tutti. Irresistibile, da recuperare.

Ted Lasso 2. Può una serie tv far ridere e piangere allo stesso tempo? Sì, ma lo fa anche Strappare lungo i bordi. Allora riformuliamo: può una serie tv che parla di calcio, cioè del luogo per eccellenza del machismo, far ridere e piangere allo stesso tempo? Sì, può farlo. Se si chiama Ted Lasso. La prima stagione era stata una piacevolissima sorpresa. La seconda si conferma alla grande e anzi alza l’asticella. Si parla di relazioni sentimentali e familiari, di salute mentale, di lutti e di elaborazione di lutti. Il calcio alla fine sembra quasi un pretesto. Ma il fatto che sia stato scelto proprio il calcio – sport in cui non si possono mostrare debolezze di sorta – rende questa serie ancor più significativa.

Sex Education 3. C’è bisogno di educazione sessuale nelle scuole, oggi più che mai. Sex Education, arrivata alla terza stagione, racconta vicende, amori e scontri di studenti e studentesse di una scuola inglese. Lo fa estremizzando (forse un po’ troppo) comportamenti e situazioni e polarizzando (molto più che nelle precedenti stagioni) la dinamica “giovani-vecchi”. Tuttavia, continua a parlare senza tabù, pudore o pregiudizi di salute e comportamenti sessuali. Ed è facile rendersi conto di come questa sia la soluzione a molti problemi che affliggono le nostre società.

Strappare lungo i bordi. C’era tanta attesa per la prima prova televisiva di Zerocalcare. Strappare lungo i bordi, che ha scritto, disegnato e diretto, è un capolavoro. Non spendo la parola a caso. Zerocalcare ha la capacità straordinaria di trattare con leggerezza questioni profondissime e impegnative. Accadeva con i suoi fumetti, accade anche con la sua serie tv. Questo grazie alla sua scrittura raffinata e a una cultura che spazia in maniera amplissima. Solo così una vicenda personale diventa esemplare. Chapeau.

The Beatles: Get Back. Non sono mai stato amante dei Beatles, ma la miniserie in tre puntate di Peter Jackson mi ha fatto ricredere. Ore e ore di materiale inedito – il backstage della registrazione dell’album Let It Be – che Jackson ha saputo sapientemente selezionare e montare. Non capita tutti i giorni di vedere dei geni all’opera, dei geni che creano dal nulla un capolavoro, che battibeccano e scherzano in continuazione. Non capita tutti i giorni di sentirsi così in sintonia con dei geni, di sentirsi quasi intimamente legati a loro, come se ci fossimo stati anche noi in quello studio di registrazione. Non capita tutti i giorni, no. Ma The Beatles: Get Back ci ha dato questa opportunità.

Cultura
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sabato 27 Luglio 2024