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“La scuola siede tra passato e futuro”: oggi a Trento l’ultimo atto dell’Agosto degasperiano con Vanessa Roghi

A trasformare un anonimo ragazzo di provincia in quell’Alcide De Gasperi che sarà poi tra i protagonisti della storia del Novecento sono state senza dubbio le sue scelte, le sue virtù, le sue capacità. Ma esplorando la sua biografia ci si rende conto che De Gasperi non sarebbe divenuto De Gasperi se non avesse incontrato sulla sua strada alcuni bravi maestri. Persone capaci di cogliere il suo potenziale e di aiutarlo a indirizzarlo verso traguardi importanti, di accendere in quel giovane nato a Pieve Tesino la scintilla che ne avrebbe fatto divampare l’esistenza, cambiando la sua vita e, indirettamente, quella di molti.

La Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, nel suo impegno quotidiano a tenere viva la lezione dello statista, dedica oggi un’attenzione particolare al mondo della scuola: un impegno che l’ha portata nello scorso anno a incontrare oltre 14.000 studenti di ogni ordine e grado e a collaborare con decine di docenti per fare dell’ispirazione civile e democratica degasperiana uno strumento educativo a disposizione di tutti.

Così, nei giorni in cui prende il via un nuovo anno scolastico, anche l’appendice settembrina dell’Agosto degasperiano non poteva che essere dedicata al mondo della scuola. Dopo aver attraversato la Valsugana, la terra di De Gasperi, nei mesi di luglio e agosto, la rassegna arriva infatti per la prima volta a Trento dove oggi –  giovedì 15 settembre, alle 20.45 all’Auditorium del Conservatorio F.A. Bonporti – incontrerà Vanessa Roghi, autrice e storica della cultura, una delle massime studiose della lezione pedagogica dei grandi maestri del Novecento.

E proprio da uno di essi, don Lorenzo Milani, Vanessa Roghi prende il titolo del suo intervento: “La scuola siede tra passato e futuro (e deve averli presenti entrambi)”.

«La scuola siede fra passato e futuro – spiega Vanessa Roghi – perché i bambini, come diceva Gianni Rodari, vengono dal futuro, e non possiamo ignorarlo. Per stare con loro occorre guardare lontano e per farlo è importante salire sulle spalle dei giganti che ci hanno preceduto: il passato è per noi la grande lezione pedagogica e didattica di maestri come Mario Lodi, don Lorenzo Milani e, appunto, Gianni Rodari».

Cosa fa di un insegnante un “maestro”? Quale ruolo ha o potrebbe avere la scuola in una società che cambia rapidamente travolgendo modelli tradizionali e punti di riferimento generazionali? Intessendo passato e futuro, la lezione di Vanessa Roghi cerca risposte credibili a queste domande, ricordandoci la bellezza e l’importanza fondamentale del lavoro degli insegnanti e dell’incontro tra maestro e allievo: un incontro da cui, proprio come accadde a De Gasperi, può nascere quella scintilla che cambia la vita e accende il fuoco dei giovani. Il fuoco del futuro.

La serata sarà, ad ingresso libero, sarà allietata dagli intermezzi musicali degli allievi del Conservatorio F.A. Bonporti. L’evento è a ingresso libero con prenotazione consigliata fino ad esaurimento dei posti disponibili. È possibile effettuare la prenotazione esclusivamente online attraverso la piattaforma Eventbrite seguendo le indicazioni riportate sul sito della Fondazione www.degasperitn.it.

Cultura
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