Dalla distruzione è nato un drago, Marco Martalar si racconta

Chi non è andato a visitare lo spettacolare drago realizzato con il legno della tempesta Vaia a Lavarone? Abbiamo voluto intervistare Marco Martalar, il creatore di quest’opera che sembra uscita da un libro fantasy. Marco è uno scultore del legno professionista da oltre 10 anni, completamente autodidatta ma da sempre con un amore spassionato per l’arte e in particolare per la scultura.

Nella vita ha fatto un po’ di tutto ma la passione per il legno e per i luoghi montuosi in cui vive hanno unito arte e natura, segnando un percorso artistico che l’ha portato a realizzare creazioni incredibili.

Le foto del drago di Lavarone stanno girando moltissimo sui social. Com’è nata l’idea?

L’idea del drago è nata in collaborazione con il sindaco di Lavarone per creare un percorso artistico fantastico che trattasse un tema forte come l’ambiente, in particolare l’evento atmosferico della tempesta di Vaia.

Quali altre tue creazioni possiamo ammirare e dove?

Ho realizzato diverse opere con questo stile. L’Angelo a Jesolo, Il Gallo a Gallio, Il Cervo a Malga Mille Grobbe, La Custode a Venezia, Il Leone Finlandese appunto in Finlandia e Con Tatto a Padova.

Cosa provi mentre crei queste cose? Impieghi molto tempo?

Provo un senso di gratitudine, pace e immensa soddisfazione. E’ una vera e propria immersione dove l’elemento del legno fa da maestro. Il tempo è relativo, posso impiegare cinque giorni come due mesi, non c’è differenza.

Perchè ti piace creare tutto questo? Che messaggio vorresti trasmettere?

Faccio tutto questo perchè sento un’estrema necessità di esprimermi e di dare forma materiale a quello che ho in testa. Tutta la mia arte segue un filo conduttore: il rapporto uomo-natura.

Mentre salutiamo Marco vediamo le sue opere prendere vita. L’arte custodisce un tesoro prezioso: l’anima di chi la crea. Il rapporto tra questo artista e la natura fa comprendere al meglio che non sono necessari materiali particolari per ottenere risultati stupefacenti.

Il concetto profondo che sta dietro al suo drago, in fondo, è che dalla distruzione (come la tempesta Vaia) può esserci sempre una rinascita e dalle ceneri si genera nuova vita, nuova linfa, e qualcosa mai visto prima.

Cultura
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domenica 8 Dicembre 2024