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Siamo pari: Diritto di voto, ieri e oggi

Riflessioni sulla parità di genere nel work camp “Oltre(passare) le mura”

Come mai dopo secoli di lotte non siamo ancora del tutto consapevoli dell’importanza di un dovere morale quale è il diritto di voto?

Come la storia ci ha insegnato, il suffragio universale è l’espressione massima di un potere che passa attraverso il popolo e, in quanto tale, dovremmo rivendicarlo e/o “farne buon uso”, poiché questo disinteresse comune sta trasformando la nostra democrazia in una democratura.

Non è casuale che tale diritto fu guadagnato proprio il 2 giugno del 1946 , giorno in cui tutta la popolazione italiana, donne e uomini compresi, fu chiamata a scegliere tra Repubblica e monarchia, all’indomani di una ventennale dittatura e di un terribile conflitto bellico. In quella data tutta la popolazione accorse ai seggi per esercitare, finalmente, il proprio pieno diritto di voto.

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Paradossalmente oggi che sono trascorsi più di settant’anni da tale data, è sempre più diffusa la pratica dell’astensionismo. La gente, ad oggi, non crede più nel potere del proprio voto, sminuendo così il volere di quella che è stata una delle più grandi conquiste del genere umano.

Siamo pertanto sicuri che il rifiuto di questo diritto potrebbe essere l’inizio una repressione dei diritti ottenuti dai cittadini nel corso dei secoli e potrebbe portare, in un futuro prossimo, a decisioni estreme dei poteri forti.

 

Tommaso e Martina

 

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mercoledì 24 Aprile 2024