Moltiplicazioni 2022: siamo ovunque, dialoghi ed esplorazione sul mondo queer

“Una delle risorse del nostro pianeta sono le persone: la sostenibilità, spesso associata all’ambiente e all’equilibrio del pianeta, è un obiettivo raggiungibile solo se le persone sono felici”, esordisce Barbara Orlandini, autrice con Gianluca Sturmann del libro Ovunque, esplorazioni cromatiche del mondo queer, presentato sabato 1 ottobre al Moltiplicazioni Festival di Rovereto in collaborazione con la Libreria piccoloblu di Patrizia Barbara.

È proprio questo lo spirito con cui è nato il testo divulgativo sulle molteplici sfaccettature del mondo, rivolto a un pubblico compreso nella fascia d’età dai 12 ai 15 anni, per i quali c’era un vuoto editoriale. “Ci siamo detti: proviamo a scrivere quello che avremmo voluto leggere a quell’età”, aggiunge Sturmann. Sulla falsa riga delle Giovani Marmotte hanno così cercato di creare una valigetta degli attrezzi con tutto ciò che potesse essere utile a comprendere un mondo variegato e in continua trasformazione.

Tenendo ben presente il loro giovane target hanno poi utilizzato un linguaggio semplice ma inclusivo, con il quale poter toccare in maniera seria e responsabile temi molto complessi come l’identità di genere, il suicidio, la violenza, la discriminazione e il minority stress. “Abbiamo cercato di spiegare questi fenomeni problematizzandoli, in modo che tutte le minoranze possano trovare il loro posto naturale all’interno di una storia. I libri sono fatti di figure e di parole: sono un mezzo con cui si può raggiungere un ampio pubblico. Non dare nulla per scontato e fornire gli strumenti per poter comprendere la diversità, è stato il nostro modo di mettere tutti sullo stesso piano”.

Il testo è infatti corredato dalle bellissime illustrazioni di Sturmann, anch’esse semplici ma mai banali che forniscono una rappresentazione realistica della società e libera dagli stereotipi. “Per me il disegno serve ad allargare i punti di vista, facendo sì che le persone, tutte le persone, possano riconoscersi non solo nella storia ma anche nelle illustrazioni”, spiega.

Nella loro ricerca dell’inclusione si sono ritrovati spesso a raccontare esperienze di famose esclusioni, come il matematico gay Alan Turing o lo scienziato trans Ben Barres. “Negli ultimi 10 anni la letteratura per l’infanzia e per l’adolescenza è cambiata: c’è maggiore attenzione per i temi dell’inclusione, anche se spesso i risultati sono alterni. Si è sviluppato un intero filone che ha creato dei luoghi comuni discutibili e mancano libri di divulgazione, però si è avviata una fase di transizione nella quale l’editoria sta cercando il modo migliore per avvicinarsi ai giovani”, porta la sua esperienza libraria P. Barbara.

Sul ruolo dell’educazione sono poi unanimemente concordi: “È centrale e ha il dovere di veicolare messaggi di inclusione. Per questo ci piacerebbe che un libro come Ovunque venisse proposto nelle scuole: sarebbe bello vedere una realtà collettiva in cui si parli in maniera orizzontale di questi temi”.

Per finire non manca una riflessione critica sul modo migliore di raggiungere il maggior numero di persone: “Dobbiamo avere il coraggio di prenderci dei rischi e di uscire dai contesti sicuri che frequentiamo abitualmente. Ovviamente ciascuno deve fare ciò che si sente ma in questo momento è iniziato un cambiamento graduale che va alimentato con sempre nuova energia, umanizzando concetti che per l’opinione pubblica risultano difficili da digerire”.

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sabato 27 Luglio 2024