Quella magia “a pelle” persa dietro ad uno schermo
I social network sono diventati uno strumento potente. Riescono a metterci in contatto con il mondo, a darci informazioni, idee e possono aiutarci ad ottenere visibilità, personale o lavorativa. Connettono persone lontane, ne favoriscono la conoscenza e abbattono, come si suol dire, le distanze. Paradossalmente, volta la carta, riescono anche a fare anche l’esatto opposto.
A quanti di noi è capitato di incrociare casualmente qualcuno, di esserne attratti a pelle e di riuscire a risalire alla sua identità tramite i social, con l’intenzione di capire i suoi interessi, le sue abitudini o semplicemente per vedere qualche sua foto e “avvicinarsi” un po’ a quella persona sconosciuta. E quanti, dopo aver fatto tutte le ricerche del caso, rimbalzando di post in post e di foto in foto, hanno avuto la sensazione che quella persona non facesse affatto al caso loro, abbandonando di conseguenza ogni intento di conoscenza? La verità è che talvolta è davvero facile avere l’impressione di conoscere e apprezzare qualcuno attraverso un display oppure, al contrario, scartare delle “amicizie” ancor prima di viverle, solo per alcune sensazioni vissute da remoto, ignorando che il velo di uno schermo rappresenta spesso una maschera.
Dietro quella maschera possiamo essere quello che vogliamo, possiamo far percepire tutto e il contrario di tutto. Ma il punto è questo: come siamo noi realmente? Precludersi la possibilità di relazionarsi con qualcuno, di percepire le sensazioni che quella persona può farci provare – non necessariamente positive, ma reali – significa perdere quella magia del contatto umano, che appare sempre più a rischio d’estinzione in quest’era social.
Dietro ad ogni persona c’è un mondo da scoprire: precludersi la possibilità di coglierlo significa schivare la vita di un soffio e rinunciare all’occasione di incontrare persone che potrebbero stupirci. Se eviteremo di sfogliare le persone come semplici figurine di un album, potremo anche, guardandoci allo specchio, riscoprire quel sorriso che solo il contatto umano può regalarci.
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domenica 8 Dicembre 2024