Chiudi

Un'esperienza su misura

Questo sito utilizza cookie tecnici e, previa acquisizione del consenso, cookie analitici e di profilazione, di prima e di terza parte. La chiusura del banner comporta il permanere delle impostazioni e la continuazione della navigazione in assenza di cookie diversi da quelli tecnici. Il tuo consenso all’uso dei cookie diversi da quelli tecnici è opzionale e revocabile in ogni momento tramite la configurazione delle preferenze cookie. Per avere più informazioni su ciascun tipo di cookie che usiamo, puoi leggere la nostra Cookie Policy.

Cookie utilizzati

Segue l’elenco dei cookie utilizzati dal nostro sito web.

Cookie tecnici necessari

I cookie tecnici necessari non possono essere disattivati in quanto senza questi il sito web non sarebbe in grado di funzionare correttamente. Li usiamo per fornirti i nostri servizi e contribuiscono ad abilitare funzionalità di base quali, ad esempio, la navigazione sulle pagine, la lingua preferita o l’accesso alle aree protette del sito. Comprendono inoltre alcuni cookie analitici che servono a capire come gli utenti interagiscono con il sito raccogliendo informazioni statistiche in forma anonima.

Prima parte6

cm_cookie_cookie-wp

PHPSESSID

wordpress_test_cookie

wordpress_logged_in_

wordpress_sec_

wp-wpml_current_language

YouTube1

CONSENT

Scopri di più su questo fornitore

Google3

_gat_

_gid

_ga

Scopri di più su questo fornitore

Post-Giornalismo

Ciò che è online è gratis, o quasi. È gratis da leggere e quasi gratis da produrre: i costi di gestione di una testata online non sono nemmeno paragonabili a quelli del formato cartaceo. Presto spiegata la proliferazione di giornali e riviste digitali negli ultimi vent’anni: chiunque avesse l’abitudine di tenere un diario ha avuto l’occasione di mettere, a costo zero, la propria penna al servizio della collettività. Non serve una lince per indovinare l’effetto collaterale del fenomeno: la crisi di vendite della stampa tradizionale. Si è scoperto che non tutti pagano per ciò che possono aver gratis: oggi comprano regolarmente i quotidiani circa metà dei lettori rispetto a fine anni ’90.

Le testate storiche, così, si sono ritrovate a inseguire quelle digitali sul loro terreno. I grandi giornali sono sempre più attenti alle pagine web e ai social, offrono un gran numero di contenuti gratuiti e sperimentano, con scarsi risultati, forme di abbonamento online a prezzi stracciati. Invece, ciò che non è gratis, né lo sarà mai, è un certo modo di fare giornalismo. Non è gratis un inviato di guerra, né lo è un’inchiesta come il Watergate. Inoltre, le testate online non sono Onlus, animate dalla missione di fornire a tutti un’informazione democratica, libera e gratuita. All’abbattimento dei costi di gestione affiancano gli introiti garantiti dalla pubblicità. E un banner pubblicitario è del tutto indifferente alla qualità dell’articolo a cui viene affiancato: una volta attirata l’attenzione dei lettori, magari con un bel titolo ad effetto, il gioco è fatto. Poco importa se poi, su Twitter, si viene accusati di clickbaiting: è uno stratagemma talmente radicato da essere utilizzato anche dalla versione online di giornali di lunga tradizione.

Di nuovo, non serve una lince per capire che si tratta di un modo di stare in piedi un po’ diverso da quello della vecchia stampa cartacea, costretta a fidelizzare i lettori con la qualità e la credibilità del proprio prodotto. Visto il crescente dibattito attorno al finanziamento pubblico all’editoria, non è difficile intravvedere le conseguenze a lungo termine di questa transizione: un’informazione quasi solo online e quasi totalmente gratuita, ma senza più le risorse, l’interesse e il talento (vista la contemporanea mortificazione economica della professione di giornalista) per fare giornalismo per davvero. Probabilmente, molto più esposta all’influenza di poteri politici ed economici, visto il ruolo crescente della pubblicità e l’abbassamento dei costi necessari per ottenere visibilità. E, per la verità, non si vedono soluzioni. Quanti Under30 che comprano il giornale conoscete?

Approfondimenti
Lascia un commento

I commenti sono moderati. Vi chiediamo cortesemente di non postare link pubblicitari e di non fare alcun tipo di spam.

Invia commento

Twitter:

sabato 23 Settembre 2023