L’occhio su Trento: un punto bianco sulla sommità del Doss
L’occhio su Trento in questo appuntamento si sposta sul Doss, all’interno del monumento che raggiunge ogni sguardo proveniente dalla città: il Mausoleo dedicato a Cesare Battisti. Con la sua suggestiva forma circolare e le sue sedici imponenti colonne, esso spicca dalla sommità dell’altura, catturando con il biancore del marmo trentino chiunque alzi gli occhi verso la sponda destra del fiume Adige.
Inaugurato nel maggio del 1935 con la traslazione della salma di Battisti dal cimitero di Trento e alla presenza di Vittorio Emanuele III di Savoia, il solenne mausoleo è stato costruito con l’obiettivo di onorare la memoria del celebre personaggio, condannato a morte per alto tradimento da parte dell’esercito austroungarico e giustiziato nella fossa del castello del Buonconsiglio il 12 luglio 1916.
La struttura potrebbe sembrare peculiare per la posizione in cui il monumento è collocato e per l’ambiente circostante; tuttavia, si tratta, questa, di una forma celebrativa mutuata dal mondo classico, tipica degli anni ’20 del ‘900, ossia del periodo in cui nacque l’idea della sua costruzione. Fu l’architetto veronese Ettore Fagiuoli a proporre il progetto, approvato nel 1926 in linea con le indicazioni fornite dalla commissione nazionale appositamente nominata. Nei quasi dieci anni che trascorsero prima dell’inaugurazione, i lavori procedettero inizialmente a rilento anche a causa delle reticenze del fascismo nei confronti della figura di Battisti, oltre che per la difficoltà nel reperire fondi.
All’interno del colonnato è posizionata l’ara in porfido mentre sulla trabeazione si può leggere l’epigrafe di Giuseppe Gerola, storico dell’epoca, dedicata all’importante azione di Battisti per la città e per l’Italia: A Cesare Battisti che preparò a Trento l’unione alla Patria ed i nuovi destini. Sotto la corona centrale, nell’ipogeo, è posta la cella di forma ellittica che contiene le spoglie di Battisti, oltre ad una nicchia con il busto in marmo scolpito da Eraldo Fozzer e una serie di pannelli informativi che ripercorrono le tappe di vita del celebre personaggio qui sepolto.
Il mausoleo doveva originariamente essere affiancato dall’Acropoli Alpina, un complesso monumentale dedicato appunto al corpo degli Alpini, di cui Battisti faceva parte. Tale progetto venne avanzato nel 1938 ma non vide mai la luce.
L’impatto scenografico del monumento è talvolta accentuato dai diversi colori utilizzati per la sua illuminazione. Nel periodo natalizio, così come in altre occasioni speciali ed eventi, non è raro che venga illuminato ad hoc. Un esempio particolare è quello del periodo del lockdown per la pandemia, nei mesi primaverili del 2020, quando le luci utilizzate riproducevano i colori della bandiera italiana.
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domenica 8 Dicembre 2024