Cosa sono le Costellazioni Familiari?

Intervista ad Anna Dal Pan, psicologa.

Cosa sono le Costellazioni Familiari?
Sono un «metodo di presa di coscienza e risoluzione» delle varie possibili problematiche che si incontrano nella vita.
Si fa luce sui meccanismi disfunzionali del Sistema Familiare (ma anche aziendale, scolastico…) a cui si appartiene, con lo scopo di ristabilire l’ordine e l’equilibrio necessari al fluire della Vita così come si presenta.
Le Costellazioni Familiari si basano su quelli che da Bert Hellinger vengono chiamati gli ordini dell’amore, ovvero tre principi:
1. Appartenenza. Tutti i membri di una famiglia hanno lo stesso diritto di appartenere a quel nucleo. Nessuno può esserne escluso, per motivo alcuno. Le esclusioni risultano, infatti, una delle cause di disequilibrio del sistema.
2. Ordine. All’interno della famiglia c’è un ordine gerarchico: chi è arrivato prima nel sistema ha precedenza, e quindi più diritto, di chi viene dopo. In quest’ordine, chi è più piccolo riceve, chi è più grande è tenuto a dare. Se questo non avviene si crea un disequilibrio che può cronicizzarsi e durare per generazioni.
3. Equilibrio. Nella relazione genitori-figli i genitori danno con amore, i figli ricevono con gratitudine. Nella coppia, i partner sono sullo stesso livello: la coppia funziona quando lo scambio è equo, si dà e si riceve nella stessa misura.
Le Costellazioni Familiari aiutano a riportare questi ordini quando si trovano invertiti, bloccati, o disequilibrati.

Chi le ha ideate e quando sono nate?
Le Costellazioni Familiari sono nate grazie agli studi e alle ricerche di Bert Hellinger, un ex-sacerdote missionario nato nel 1925 e tuttora vivente.
Negli anni Cinquanta, Hellinger ha trascorso un lungo periodo in alcune missioni sudafricane. A stretto contatto con le famiglie del posto ha potuto osservare reciproche generazioni che vivevano insieme, donne che diventavano madri e poi nonne. In numerose occasioni all’interno della vita dei componenti del gruppo ricorrevano dei fatti uguali e talvolta persino nelle stesse date di anni diversi.
Tornato in Europa, alla fine degli anni Sessanta, abbandonò il sacerdozio e cominciò la propria formazione da psicanalista, mettendo a punto la tecnica delle Costellazioni Familiari.

Le Costellazioni familiari sono una tecnica psicologica/psicoterapica?
Non sono ufficialmente riconosciute dalla Comunità psicologica e psicoterapeutica, in quanto non seguono un metodo scientificamente approvato e comprovato. Tuttavia, si fondano sulle basi della Psicologia Sistemica, della Psicogenealogia, dell’Analisi transazionale e della PNL (Programmazione Neuro Linguistica).

Cosa accade quando si comincia a viverle? 
Le Costellazioni possono essere fatte sia in modo individuale che di gruppo.
Nelle sedute di gruppo, chi desidera far luce su un proprio tema familiare (protagonista) viene invitato dal costellatore (facilitatore) ad individuare delle persone che, ai propri occhi, possano rappresentare i componenti della famiglia e a raggrupparli in un determinato punto dello spazio, così da metterli in relazione tra loro − i rappresentanti non ricevono informazioni sulla persona che rappresentano.
A questo punto i rappresentanti si muovono nel “campo morfogenetico” secondo il proprio sentire: non secondo impulsi della mente, pensati, voluti o programmati, ma per azione dell’anima, da un inconscio che in profondità passa da personale a collettivo.
Il risultato è la possibilità di vedere “da fuori” come interagiscono e come si influenzano i vari membri della propria famiglia, portando luce sulle dinamiche disfunzionali che creano un disequilibrio nella propria vita.

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A chi le consiglieresti?
Consiglierei le Costellazioni a chi desidera far luce su una malattia, disturbi fisici o psicologici, conflitti con la famiglia d’origine, problemi nel rapporto di coppia o con i figli.
Consiglierei, inoltre, di non affidarsi alla prima persona che si presenta come costellatore, ma di informarsi molto bene sul percorso personale e formativo della guida che si sceglie. Il Movimento è infatti diventato negli ultimi anni molto ampio e alquanto anarchico, in quanto per volere dello stesso Bert Hellinger, non esiste una vera e propria scuola per diventare costellatori, ma svariati corsi a cui può accedere chiunque.

Cosa ha portato nella tua vita praticarle?
Personalmente, il mio incontro con le Costellazioni è avvenuto quasi “per caso”, se alla casualità ci si vuole credere. Partecipare a centinaia di Costellazioni, come protagonista o come rappresentante, mi ha permesso di entrare in profondità nella mia storia e di scoprire quale fosse il mio posto, in famiglia, come nella vita. Ho esplorato le mie radici, le ho riconosciute, e con immensa gratitudine le ho incluse in una parte più consapevole del mio essere. Ho imparato a fidarmi di ciò che accade, e questo mi ha portato leggerezza e al tempo stesso radicamento.

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sabato 21 Settembre 2024