Il potere della solitudine
«Poverino quello lì, tutto solo», «Chissà che brutto essere soli» oppure, «Guarda lei, è single da una vita, un motivo ci sarà…». La solitudine viene spesso vista come una cosa brutta, un qualcosa di cui vergognarsi e spesso si cerca di trovare delle motivazioni per giustificarla: un brutto carattere, i vari inciampi della vita e via dicendo. Ma se invece non fosse poi così male essere soli? Se la solitudine fosse un “plus” per chi sta bene con sé stesso o magari una tappa sul percorso di comprensione dei propri desideri?
“La solitudine può essere una tremenda condanna o una meravigliosa conquista” diceva Bernardo Bertolucci. La società spesso ci indirizza verso l’ideale del matrimonio, del creare una famiglia e avere dei figli e, perché no, tanti buoni amici. Sorge a questo punto un dubbio: quante persone che ci circondano conoscono davvero chi siamo? Quante persone abbiamo veramente piacere di vedere, quante ci fanno divertire e stare bene e quante sono invece quelle che frequentiamo solo per ritagliarci un ruolo nella “social life”?
Una compagnia forzata spesso opprime alcuni aspetti della nostra interiorità, minando la connessione profonda con i nostri sogni, le nostre passioni, la nostra identità. Tornando a giocare con le citazioni, Charles Bukowski scrisse “Corrono come se avessero il fuoco sotto il sedere in cerca di qualcosa che non si trova. Si tratta fondamentalmente della paura di affrontare se stessi, si tratta fondamentalmente della paura di essere soli”.
La solitudine crea connessioni tra gli individui ed i loro mondi interiori, colmi di rabbie spesso represse, di rancori sottaciuti, di ricordi forieri di nostalgie e mille altre frastagliature da indagare. È nella solitudine queste “indagini” trovano il loro habitat naturale. Ma attenzione, la solitudine non può essere una scelta di vita a priori, piuttosto un momento, una situazione che la vita ci consegna per preparare il terreno in vista, perché no, di incontri futuri. Solo conoscendoci davvero e diventando “migliori amici” di noi stessi potremo raggiungere la più alta e meravigliosa felicità, che potrà allora essere condivisa.
Approfondimenti
Twitter:
mercoledì 11 Settembre 2024