Cronache dal sottosuolo: Under-Undertrenta, la redazione si racconta

Avviso ai lettori: quello che state per leggere non è un articolo come tutti gli altri, non avrà come tema giovani imprenditori, curiosità o approfondimenti sull’attualità. L’articolo di oggi parla di Noi, della redazione di Undertrenta. Proprio così, oggi abbiamo deciso di raccontarci e di dedicarvi uno spezzone della nostra realtà svelandovi il nostro “mondo dietro le quinte” e le nostre dinamiche interne. Possiamo parlare di metaletteratura, di metaredazione o più semplicemente di uno sguardo un po’ più under di Undertrenta. Ma di giochi di parole ne potremmo citare all’infinito, è un vizio di noi scrittori alla fine, no? Forse quindi è meglio lasciare perdere.

Apriamo una finestra introduttiva: per chi non lo sapesse, la redazione di UnderTrenta è un corpo vivo, un open space dove circolano idee, si scambiano racconti e annotazioni e si impara a conoscersi giorno dopo giorno. Ma come spesso accade sono gli imprevisti che permettono di far luce sulla realtà così come essa è veramente e in Undertrenta il problema è sempre lo stesso: lo stacanovismo. Lo sappiamo che questa confessione vi ha fatto ridere, e se fa sorridere voi, noi che dobbiamo fare?

Eppure è così: organizzare un incontro in presenza a cui tutti possano partecipare è pressoché impossibile. Si potrebbe bere un vin brûlé, mangiare una pizza o perché no proporre delle attività culturali da svolgere insieme, magari andare a sciare o fare una gita in qualche città. E invece no, l’organizzazione, la burocrazia, le normative, il lavoro hanno sempre la meglio. Poi è risaputo che con il passare del tempo divertirsi diventa stressante come lavorare, così la nostra redazione ha deciso di non creare nemmeno le condizioni affinché questo accada. Che ci volete fare, non ci resta che scrivere, alla fine è proprio per questo motivo che siamo qui. Ma scherzi a parte, chi l’ha detto che noi a scrivere non ci divertiamo? Scrivere è viaggiare senza la seccatura dei bagagli, è conoscere persone senza dover obbligatoriamente socializzare, è evitare i convenevoli, è essere curiosi e avere la possibilità di approfondire i temi più disparati. Insomma, scrivere diverte.

In ogni caso, nonostante le occasioni per incontrarsi siano (per ovvi motivi) abbastanza limitate, in fin dei conti all’interno della redazione ci conosciamo un po’ tutti: conosciamo il modo di scrivere e le tempistiche di ognuno, sappiamo quali tematiche ci rappresentano meglio e quali sono gli articoli più adatti ad ognuno di noi, in modo da poter affidare i vari argomenti a chi meglio li sa interpretare ed esporre. La scrittura è il filo che ci unisce e che di volta in volta lascia intravedere piccoli pezzetti di ognuno di noi. Così, prima di essere autori che compongono Undertrenta, siamo innanzitutto dei lettori anche noi. “Ogni lettore, quando legge, legge se stesso”, no? Letteralmente questa volta.

Approfondimenti
Lascia un commento

I commenti sono moderati. Vi chiediamo cortesemente di non postare link pubblicitari e di non fare alcun tipo di spam.

Invia commento

Twitter:

sabato 5 Ottobre 2024