Allevamento Silpaca: i “musetti” che hanno cambiato la vita di Ilaria

Ilaria Baldo, che qualche anno fa all’università si laureava in matematica, mai avrebbe pensato che la sua vita avrebbe potuto imboccare una strada così differente. Dopo la decisione di andare a vivere in campagna con il marito e di lavorare insieme nell’azienda agricola di famiglia, nasceva nel 2013 la volontà di avere degli animali che potessero adattarsi alla configurazione geografica della val di Cembra, fatta di vigneti, terreni ripidi e scoscesi.

«Abbiamo a lungo fatto ricerche per capire quali fossero quelli ideali e abbiamo così scoperto gli alpaca, decidendo di andare a visitare qualche allevamento». Un gita dalla quale Ilaria non è tornata a mani vuote ma con ben due esemplari che di lì a poco sarebbero diventati quattro. «È stato amore a prima vista», ha raccontato: «Ci siamo informati molto ed abbiamo continuato a farlo negli anni».

Con i primi alpaca Ilaria ha iniziato subito a dedicarsi a lunghe passeggiate nei fine settimana, durante le quali le capitava di incontrare poche persone, ma tutte incredibilmente stupite: «Mi chiedevano se potessero fare delle passeggiate insieme ai miei alpaca ma per me loro erano come dei cani: quale padrone affiderebbe il proprio animale domestico a degli sconosciuti?» Nel tempo tuttavia l’interesse ha continuato a crescere portando Ilaria a valutare l’idea di creare esperienze aperte al pubblico. «Per prima cosa ho fatto corsi di ‘pet therapy’, diventando “Responsabile delle attività assistite con animali e coadiutore con l’asino per gli interventi assistiti”. Con l’asino perché l’alpaca in Italia non è ancora un animale riconosciuto per questo tipo di attività», ha spiegato. «È un animale diffidente: la sua fiducia va guadagnata. Non ama particolarmente essere coccolato ma costruendovi un rapporto di fiducia anche queste cose poi arrivano ed è proprio questo che dà una soddisfazione enorme».

Sono animali estremamente sensibili: se davanti a loro trovano un adulto che offre loro dell’erba ed un bambino che fa la stessa cosa, loro andranno a mangiare dal bambino», ha continuato: «Dagli adulti generalmente non amano essere accarezzati in testa mentre quando li abbiamo portati in una casa di riposo si solo lasciati coccolare ovunque», ha aggiunto sottolineando nuovamente la straordinaria sensibilità di questa specie. «Tengo molto al rispetto dell’animale: le attività che proponiamo prevedono la partecipazione di un massimo di quindici persone. Voglio poi che chi partecipa abbia la consapevolezza che anche all’animale fa piacere fare l’attività: quando partiamo per i trekking, gli alpaca spingono sul cancello perché non vedono l’ora di iniziare».

Lo scopo di Ilaria è tuttavia anche quello di far conoscere la val di Cembra: «Camminare fra i vigneti è bellissimo e scoprire questa valle a passo d’alpaca lo è ancora di più», racconta parlando delle passeggiate di due ore proposte partendo dall’azienda e proseguendo tra i vigneti che portano alla Cantina sociale di Cembra, dove viene fatta una degustazione. «Proponiamo anche gite di una giornata alla scoperta del Trentino: molte persone vi aderiscono nonostante non amino camminare. Questo animale fa quindi anche da motivatore, portando i turisti in luoghi che altrimenti non avrebbero mai visto».

Ad oggi l’Allevamento Silpaca, diventato per Ilaria un lavoro full time a partire dal 2018, conta ventisette esemplari, tutti con caratteri molto diversi: c’è il temerario, quello affettuoso, quello invece che fa le facce buffe, il dispettoso o ancora il goloso. Tutti unici ed ugualmente amati perché per Ilaria l’Allevamento non è solo un lavoro ma una vita fatta di soddisfazione, affetto e simpaticissimi musetti.

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mercoledì 11 Settembre 2024