Serie A: il focus della 24^ giornata
Scegliete bene il momento in cui “rinascere” e il gioco è fatto. Non serve spiegarlo al Milan che, nel sunday-evening match, batte per 2-1 la Roma di Fonseca cogliendo 3 punti fondamentali sia per la corsa al titolo, sia in chiave Champions. Una ripassata del motto andrebbe suggerita invece ai giallorossi che, ancora affetti dal “mal di big”, si ritrovano al quinto posto, con l’Atalanta che ringrazia e sorpassa.
Il nostro consueto focus sulla giornata di Serie A non poteva che incentrarsi sul match dell’Olimpico che ha visto scendere in campo la Roma – con più di un problema di formazione, viste le simultanee assenze di Smalling, Ibanez e Dzeko – ed il Milan che ritrova Kjaer in difesa e fa accomodare “rumorosamente” capitan Romagnoli in panchina.
Primo tempo decisamente a tinte rossonere con gli uomini di Pioli che confinano la Roma nella propria area, incapace di reagire al pressing alto e al giro palla avvolgente degli avversari. Rebic e Theo Hernandez su tutti le spine nel fianco dei padroni di casa che subiscono due reti, poi annullate, nei primi dieci minuti di gioco. L’assalto continua e solo la reattività di Pau Lopez prima e la traversa poi negano il gol rispettivamente a Saelemaekers, Rebic e Kjaer. La Roma fa capolino dalle parti di Donnaruma solo alla mezzora di gioco, quando Pellegrini e Mkhitaryan combinano bene senza riuscire però a centrare lo specchio della porta. Il minuto 42 è quello della svolta: pestone di Fazio su Calabria, var check e rigore assegnato ai rossoneri, con Kessie che s’incarica della battuta e sigla lo 0-1, risultato su cui si chiude la prima fazione di gioco.
Pioli nella ripresa inserisce Diaz per Chalanoglu. Nonostante lo spartito della gara non sembri mutare è la Roma a trovare il gol del pareggio dopo solo cinque minuti: Spinazzola imbecca Veretout che con una gran conclusione a giro trafigge Donnarumma. Il Milan al 56′ è costretto a rinunciare al totem Ibrahimovich, che lascia il posto a Leao a causa di un infortunio. Due minuti più tardi è però Rebic a salire in cattedra: l’attaccante si libera bene dentro l’area e scarica il sinistro dell’ 1-2 alle spalle del portiere rossonero. Neppure il tempo di godersi la marcatura ed il croato deve abbandonare il campo a causa di noie muscolari, lasciando spazio a Krunic.
Nella Roma, in modalità forcing finale alla ricerca del pari, entra El Sharawy per Villar e all’81’ Mkhitaryan, lanciato in contropiede, prima viene neutralizzato da Donnarumma e poi finisce a terra in area dopo un contrasto dubbio con Theo Hernandez: l’arbitro Guida non fischia il rigore e non si appoggia neppure al var. Da questo momento in poi c’è spazio solo per le furiose proteste dei giallorossi e per un altra conclusione dell’instancabile centrocampista armeno. Troppo poco: Milan che conferma il secondo posto e Roma costretta a guardarsi alle spalle per evitare guai maggiori.
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mercoledì 23 Aprile 2025