Serie A: il focus della 14^ giornata

L’aria di derby è sempre frizzante: dura lex, sed lex. E dove ci sono bollicine, è probabile che il tappo della bottiglia salti col botto. È successo anche nel caso di Empoli-Fiorentina, pazza gara della 14^ giornata di Serie A a cui dedichiamo il nostro consueto focus settimanale.

Le premesse per una gara entusiasmante, alla Vigilia, c’erano tutte. E così è stato. Sul terreno del “Castellani” si andavano a fronteggiare le due – ognuna a modo suo – sorprese del campionato: la terribile neopromossa, guidata da un lord del calcio quale Aurelio Andreazzoli, e la Fiorentina di Vincenzo Italiano, protagonista di un inizio di stagione al di sopra di ogni aspettativa.

A partire forte nella prima frazione di gioco sono proprio gli ospiti, abili a sfruttare gli spazi che la linea della difesa dell’Empoli, perennemente alta, è costretta a concedere: Biraghi prima, Milenkovic poi e infine Saponara impensieriscono non poco l’estremo difensore di casa Vicario, abile in tutte e tre le occasioni a chiudere la sua porta. Ma è sull’asse Bonaventura-Callejon-Martinez Quarta che i viola confezionano la miglior occasione del primo tempo, vanificata dalla conclusione fuori misura dell’argentino. Sul finire della frazione di gioco è sempre la Fiorentina a sfiorare il vantaggio con solo la traversa a salvare Parisi da un clamoroso autogol.

Nella ripresa la musica non cambia e gli ospiti premono ancora di più sull’acceleratore trovando il vantaggio al 12′ con Vlahovic che, imbeccato da Callejon, trafigge un incolpevole Vicario.

Quando tutti si aspetterebbero la reazione dell’Empoli, questa non arriva: gli unici pericoli creati dalla formazione di casa derivano infatti da confusionari tentativi di creare densità nell’area avversaria e da qualche sporadico calcio piazzato.

Ma, quando la gara sembra indirizzarsi verso la conclusione, l’Empoli incontra la sua sliding doors: quando mancano 2′ al novantesimo Bandinelli, complice un’indecisione di Terracciano, pareggia i conti. Il meglio, però, deve ancora venire (o il peggio, a seconda del punto di vista): passano 120 secondi e Pinamonti confeziona, nelle vesti dell’eroe di giornata e con una difesa viola complice, il ribaltone finale segnando il 2-1. Neppure il tempo di mettere la palla al centro e arriva il triplice fischio: al Castellani è estasi pura.

Del resto, come scrivevamo sopra, quando c’è aria di derby le bollicine non mancano. E lo stappo col botto stavolta si è sentito molto bene.

Nota doverosa a margine dell’approfondimento, e che nulla centra con il calcio: sono inaccettabili e ingiustificabili le molestie e gli insulti subiti, in diretta tv, da una giornalista che, al termine della gara, stava raccogliendo alcune testimonianze dei tifosi all’esterno dello stadio. A lei va la nostra piena solidarietà.

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giovedì 7 Novembre 2024