Remco Evenepoel è diventato grande?

 

Remco Evenepoel. Re Remco Evenepoel. Il golden boy del ciclismo mondiale ha conquistato senza troppi patemi la Vuelta a España 2022. Senza troppi patemi perché a causa di una caduta l’unico avversario di livello – lo sloveno Primož Roglič – ha dovuto abbandonare la corsa che ha vinto per tre anni di fila. Certo, le possibilità che Roglič fosse effettivamente in grado di battere Evenepoel non erano poi molte, dal momento che pagava già quasi due minuti al termine della seconda settimana. Ma la condizione sembrava migliorare, e poi conosciamo bene il ciclista sloveno, oltremodo bellicoso e mai domo. Non lo sapremo mai.

Del resto, finora Evenepoel ha sempre schivato i confronti diretti con gli avversari. Se si esclude l’inconcludente Giro d’Italia dello scorso anno – corso però al rientro dopo il terribile incidente al Giro di Lombardia del 2020 – i calendari delle corse delle principali stelle del ciclismo non si sono mai intrecciati. Dopo il fallimento nella spedizione rosa del 2021, Evenepoel ha infatti impostato il proprio 2022 all’insegna della pazienza: saltati Giro e Tour per l’eccessivo impatto mediatico e nervoso, il giovanissimo corridore belga ha voluto concentrarsi sulla Vuelta e sulle corse di un giorno, sulle quali aveva già dimostrato di poter dire la propria. La Vuelta, ultimo grande giro della stagione solitamente poco considerato dai media, è sempre stato il palcoscenico adatto per quei corridori di secondo piano, provenienti magari da un’annata difficile, o per quei ciclisti neoprofessionisti desiderosi di misurare la propria resistenza sulle tre settimane. La strategia si è dimostrata vincente. Evenepoel ha vinto la corsa spagnola, maturando come leader della squadra e acquisendo consapevolezza sul proprio status di corridore. Naturalmente, la prova del 9 sarà cimentarsi con il Giro d’Italia e con il Tour de France e, soprattutto, con avversari di ben altro livello rispetto a – non ce ne vogliano – quelli della Vuelta.

La stagione del “bimbo belga”, come viene affettuosamente chiamato da alcuni cronisti, è stata ricca di vittorie prestigiose anche tra le corse di un giorno. Vanno infatti ricordati i successi alla Liegi-Bastogne-Liegi e alla Classica di San Sebastián. Piena maturazione, quindi, quella di Evenepoel. Sarà interessante scoprire se alla crescita fisica potrà seguire anche quella mentale. Il forte corridore belga ha infatti dimostrato in più di un’occasione di dover lavorare ancora molto sulla propria testa, specie nei termini della gestione della tensione e del nervosismo post-gara. Contano poco le vittorie prestigiose e spettacolari se poi uno sportivo si dimostra incapace di accettare la sconfitta. Proprio come ha fatto Evenepoel al termine del Campionato Europeo corso a Trento lo scorso anno. Insomma, attorno al ciclista belga ruotano ancora alcuni punti interrogativi: sarà la strada a parlare per lui.

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mercoledì 12 Febbraio 2025