Qualificazioni Mondiali: Bulgaria-Italia, il pagellone

Buona la seconda o, meglio, buona la ventiquattresima. Con la vittoria per due reti a zero contro la Bulgaria l’Italia di Mancini fa il bis di successi verso Quatar 2022 ed il tecnico alza l’asticella della sua “imbattibilità”, mettendo nel mirino gli illustri colleghi Lippi e Pozzo. Ecco il nostro Pagellone, naturalmente in trenta righe!

Donnarumma 6: Sempre attento sui tentativi di pressing degli avversari che però, fatta eccezione per un tiro dello spezzino Galabinov, non si rendono mai pericolosi: ordinaria amministrazione.

Spinazzola 7: Primo tempo devastante, con il povero Cicinho che se lo sognerà a lungo. La maggior parte delle occasioni nascono dalla sua fascia, nella ripresa bravo a contenere Karagaren: garanzia.

Acerbi 6,5:  Buona l’intesa con Bonucci. Sempre in anticipo su Galabinov su cui lavora bene sia di fisico che nei tempi: valida alternativa a Giorgione Chiellini.

Florenzi 5: La linea di fondo avversaria è una chimera: si limita quasi esclusivamente alla fase difensiva. L’ombra del Florenzi ammirato contro l’Irlanda del Nord: continuità, questa sconosciuta.

Bonucci 6,5: Non va mai in affanno, anche perchè c’è poco da affannarsi. Gestisce bene il reparto arretrato e nel finale estrae dal cilindro un lancio al bacio per Immobile che non concretizza.

Verratti 6: Primo tempo sottotraccia, cresce nella ripresa mandando in porta il gallo Belotti – che non concretizza – e contribuendo all’azione del raddoppio: promosso senza lode.

Sensi 5,5: Parte titolare ma si vede che gli manca il ritmo partita. Si limita spesso al compitino in un ruolo non propriamente suo: può solo crescere.

Insigne 6: Quando si accende può accadere di tutto, ma non sempre accade. Primo tempo non entusiasmante, meglio nella ripresa: suo l’assist per il raddoppio di Locatelli.

Chiesa 5,5: Parte forte ma si spegne man mano che i minuti passano. Più di un dubbio per un presunto fallo in area non fischiato ai suoi danni. Ad un quarto d’ora dalla fine lascia il posto a Bernardeschi: da lui ci si aspetta di più.

Belotti 7: Là davanti fa a sportellate con tutti, si conquista il rigore –  che poi realizza – e centra anche un palo. Se la staffetta con Immobile dà questi risultati c’è di che ben sperare.

Locatelli 7: Agli appuntamenti bisogna sempre farsi trovare pronti: entra a venti minuti dalla fine e non sbaglia praticamente nulla. All’ 82′ chiude la gara con il suo primo – gran gol in azzurro: cheapeau.

All. Mancini: Probabilmente non è ancora l’Italia che ha in testa ma vince e non subisce gol ed il primato in classifica è la posizione migliore per recuperare il ritmo con la relativa tranquillità. Per convincere c’è tempo, vincere era invece essenziale.

Sport
Lascia un commento

I commenti sono moderati. Vi chiediamo cortesemente di non postare link pubblicitari e di non fare alcun tipo di spam.

Invia commento

Twitter:

mercoledì 13 Novembre 2024