Il pagellone della Vuelta a España 2023 (pt. 2)

 

Proseguiamo con il pagellone della Vuelta a España 2023.

Mikel Landa (Bahrain Victorious). Non si può non voler bene a Landa, anche se non è più l’ottimo scalatore del periodo 2015-18, elegante ed efficace. O meglio, è ancora elegante, ma poco efficace. Un buon corridore, senza però speranze di vincere qualcosa di grande. Un po’ per via dei “super giovani” che spuntano come funghi e che dominano ogni corsa, un po’ perché è rimasto intrappolato nel personaggio di “Godot del ciclismo”, da cui tutti si aspettano una vittoria o un attacco che puntualmente non arriva mai. In compenso, centra il miglior risultato in carriera nella corsa di casa con il suo quinto posto. Voto 7.

Lennard Kämna (Bora-Hansgrohe). Ormai uno specialista delle fughe, ottiene una vittoria e diversi piazzamenti. Quando Kämna attacca, tutti coloro che ambiscono alla tappa sanno che conviene seguirlo, anche per via della generosità che di solito caratterizza le sue azioni. Uomo chiave della Bora, difficile aspettarsi di più da lui. Voto 7.

Enric Mas (Movistar). Arriva sesto, dietro a Landa, deludendo molte aspettative (comprese le sue, considerando certe entusiastiche dichiarazioni rilasciate all’inizio della Vuelta). Mas tuttavia non correva da mesi, in particolare dalla caduta nella prima tappa del Tour de France, quindi può comunque ritenersi mediamente soddisfatto del risultato. Voto 6.

Aleksandr Vlasov (Bora-Hansgrohe). Il ritiro dal Giro d’Italia lo ha costretto a reinventare la propria preparazione, motivo per cui il suo settimo posto in generale risulta tutto sommato discreto. Non è ancora tornato al livello a cui aveva abituato il pubblico e, per il momento, si limita a rincorrere – arrancando – i big. Apprezzabile la costanza con cui cerca di dare continuità agli sforzi. Voto 6.

Geraint Thomas (Ineos Grenadiers). Difficile per un corridore di 37 anni riuscire a fare un’altra prestazione di livello in un GT dopo aver sfiorato il successo al Giro. Infatti già dalla terza tappa perde terreno. “Non mi sono mai sentito al meglio in questa Vuelta” ha dichiarato Mr G. E, purtroppo, si è visto. Complici anche vari sfortunati episodi come cadute o problemi meccanici. Voto 5.

João Almeida (UAE Team Emirates). Alcuni problemi di salute lo rallentano già alla seconda settimana, ma anche quando ritrova le forze non riesce mai a essere né incisivo né determinante. Voto 5.

Marc Soler (UAE Team Emirates). Occupa a lungo – per due settimane – la seconda posizione in generale, tanto da far sospettare una buona resa finale. Invece l’Angliru scombina i piani e lo catapulta fuori dalla top ten, costringendo Soler a rispolverare una versione anarchica di sé stesso già vista in passato. Niente di eclatante comunque per uno che dovrebbe essere molto più centrale in squadra (come del resto ha dimostrato di poter fare al Tour). Voto 5.

Sport
Lascia un commento

I commenti sono moderati. Vi chiediamo cortesemente di non postare link pubblicitari e di non fare alcun tipo di spam.

Invia commento

Twitter:

lunedì 21 Ottobre 2024