Chiudi

Un'esperienza su misura

Questo sito utilizza cookie tecnici e, previa acquisizione del consenso, cookie analitici e di profilazione, di prima e di terza parte. La chiusura del banner comporta il permanere delle impostazioni e la continuazione della navigazione in assenza di cookie diversi da quelli tecnici. Il tuo consenso all’uso dei cookie diversi da quelli tecnici è opzionale e revocabile in ogni momento tramite la configurazione delle preferenze cookie. Per avere più informazioni su ciascun tipo di cookie che usiamo, puoi leggere la nostra Cookie Policy.

Cookie utilizzati

Segue l’elenco dei cookie utilizzati dal nostro sito web.

Cookie tecnici necessari

I cookie tecnici necessari non possono essere disattivati in quanto senza questi il sito web non sarebbe in grado di funzionare correttamente. Li usiamo per fornirti i nostri servizi e contribuiscono ad abilitare funzionalità di base quali, ad esempio, la navigazione sulle pagine, la lingua preferita o l’accesso alle aree protette del sito. Comprendono inoltre alcuni cookie analitici che servono a capire come gli utenti interagiscono con il sito raccogliendo informazioni statistiche in forma anonima.

Prima parte6

cm_cookie_cookie-wp

PHPSESSID

wordpress_test_cookie

wordpress_logged_in_

wordpress_sec_

wp-wpml_current_language

YouTube1

CONSENT

Scopri di più su questo fornitore

Google3

_gat_

_gid

_ga

Scopri di più su questo fornitore

Il pagellone della Vuelta a España 2023 (pt. 2)

Proseguiamo con il pagellone della Vuelta a España 2023.

Mikel Landa (Bahrain Victorious). Non si può non voler bene a Landa, anche se non è più l’ottimo scalatore del periodo 2015-18, elegante ed efficace. O meglio, è ancora elegante, ma poco efficace. Un buon corridore, senza però speranze di vincere qualcosa di grande. Un po’ per via dei “super giovani” che spuntano come funghi e che dominano ogni corsa, un po’ perché è rimasto intrappolato nel personaggio di “Godot del ciclismo”, da cui tutti si aspettano una vittoria o un attacco che puntualmente non arriva mai. In compenso, centra il miglior risultato in carriera nella corsa di casa con il suo quinto posto. Voto 7.

Lennard Kämna (Bora-Hansgrohe). Ormai uno specialista delle fughe, ottiene una vittoria e diversi piazzamenti. Quando Kämna attacca, tutti coloro che ambiscono alla tappa sanno che conviene seguirlo, anche per via della generosità che di solito caratterizza le sue azioni. Uomo chiave della Bora, difficile aspettarsi di più da lui. Voto 7.

Enric Mas (Movistar). Arriva sesto, dietro a Landa, deludendo molte aspettative (comprese le sue, considerando certe entusiastiche dichiarazioni rilasciate all’inizio della Vuelta). Mas tuttavia non correva da mesi, in particolare dalla caduta nella prima tappa del Tour de France, quindi può comunque ritenersi mediamente soddisfatto del risultato. Voto 6.

Aleksandr Vlasov (Bora-Hansgrohe). Il ritiro dal Giro d’Italia lo ha costretto a reinventare la propria preparazione, motivo per cui il suo settimo posto in generale risulta tutto sommato discreto. Non è ancora tornato al livello a cui aveva abituato il pubblico e, per il momento, si limita a rincorrere – arrancando – i big. Apprezzabile la costanza con cui cerca di dare continuità agli sforzi. Voto 6.

Geraint Thomas (Ineos Grenadiers). Difficile per un corridore di 37 anni riuscire a fare un’altra prestazione di livello in un GT dopo aver sfiorato il successo al Giro. Infatti già dalla terza tappa perde terreno. “Non mi sono mai sentito al meglio in questa Vuelta” ha dichiarato Mr G. E, purtroppo, si è visto. Complici anche vari sfortunati episodi come cadute o problemi meccanici. Voto 5.

João Almeida (UAE Team Emirates). Alcuni problemi di salute lo rallentano già alla seconda settimana, ma anche quando ritrova le forze non riesce mai a essere né incisivo né determinante. Voto 5.

Marc Soler (UAE Team Emirates). Occupa a lungo – per due settimane – la seconda posizione in generale, tanto da far sospettare una buona resa finale. Invece l’Angliru scombina i piani e lo catapulta fuori dalla top ten, costringendo Soler a rispolverare una versione anarchica di sé stesso già vista in passato. Niente di eclatante comunque per uno che dovrebbe essere molto più centrale in squadra (come del resto ha dimostrato di poter fare al Tour). Voto 5.

Sport
Lascia un commento

I commenti sono moderati. Vi chiediamo cortesemente di non postare link pubblicitari e di non fare alcun tipo di spam.

Invia commento

Twitter:

giovedì 7 Dicembre 2023